Natale e cibo: un binomio, spesso indissolvibile, che può diventare un vero e proprio "attentato" alla linea. Tanto che gli esperti stimano per gli italiani la concreta possibilità di aprire il nuovo anno con anche tre chili in più.

Da Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), arrivano tuttavia alcune preziose indicazioni, e anzitutto una considerazione che è un'autentica iniezione di fiducia per chi si prepara all'arrivo delle feste con qualche ansia da "ciccia di troppo": "Se sei sereno e felice, non ingrassi".

Il consiglio della psicoterapeuta per non far diventare il post-Natale un momento di abbattimento dopo la consueta tappa sulla bilancia è dunque "godere di tutte le aspettative sia emotive che culinarie che normalmente vengono proiettate su questi eventi, senza alcuna". E con otto consigli ad hoc, da mettere subito in pratica:

1) Prendiamo consapevolezza che quello che cerchiamo non è stramangiare ma calore, affetto, scambio.

2) Arriviamo all'appuntamento qualche minuto prima e non buttiamoci sul buffet dell'aperitivo, ma salutiamo le persone, abbracciamole, fermiamoci ad ascoltarle, alcune di certo non le vediamo e sentiamo da tempo, ma se ci riuniamo per Natale esiste un grosso legame affettivo. Non diamolo per scontato: abbiamo bisogno di sentire uno scambio e lo possiamo fare solo se ci fermiamo ad ascoltare le nostre emozioni mentre ascoltiamo l'altro: "Questo riempirà la pancia più di un etto di salmone affumicato".

3) Mentre parliamo con le persone non mangiamo, il rischio è di non assaporare ma anche di non ascoltare appieno interlocutore ed emozioni. Facciamo una cosa alla volta.

4) Al momento di andare a tavola sediamoci spostando il pensiero automatico dall'attesa del cibo a come ci sentiamo. Sediamoci, concentriamoci attraverso una respirazione diaframmatica ripetuta almeno tre volte su come ci sentiamo: calmi, pieni, affamati? Il segreto è respirare su queste sensazioni con calma e con la mente svuotata dai pensieri: l'attesa del cibo tanto sognato non sarà più la priorità.

5) La pietanza è in tavola, è proprio il piatto che da sempre ha caratterizzato il senso del Natale. Fermiamoci, osserviamo, ascoltiamo le sensazioni e i ricordi di caldo e di amore, non mangiamo voracemente, prima riempiamoci delle sensazioni positive dei ricordi, facciamo il pieno di tanti momenti felici e poi cominciamo.

6) Mangiamo con calma, a piccoli bocconi, trattenendo il cibo prima di deglutire. Non dobbiamo riempire il nostro stomaco ma ci dobbiamo riempire di sensazioni positive: "il cibo buono dà appagamento sia fisico che emotivo".

7) Limitiamoci nelle quantità ma assaggiamo tutti i piatti preferiti, ognuno corrisponderà ad un momento, a una situazione. 8) Mangiamo in modo consapevole: il punto non è mangiare poco o tanto, non è fare il conto delle calorie, non è compensare correndo il giorno dopo per 2 ore.

"Mangiare in modo consapevole - conclude quindi l'esperta - fa parte di un progetto più ampio che è quello di vivere in modo consapevole”.

(Unioneonline/v.l.)
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