Le verdure - e in particolare i finocchi - sono i migliori alleati per le donne che stanno affrontando un periodo delicato della loro vita, quello della menopausa.

Lo rivela una recente ricerca condotta in Iran, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista "Menopause".

Lo studio ha preso in esame un campione di 90 donne, con un'età compresa tra i 45 ed i 60 anni, dividendole in due gruppi uguali.

Le donne del primo hanno assunto due volte al giorno per quasi due mesi capsule contenenti 100 milligrammi di estratto di finocchi, mentre quelle del secondo non le hanno prese.

I medici hanno eseguito controlli sul campione dopo un mese, due mesi e qualche settimana dopo il termine del trattamento.

Sulla base di una particolare scala di valutazione (detta Menopause Rating Scale), hanno notato come i valori migliori fossero appannaggio delle donne che avevano assunto gli estratti della pianta, molto comune nella nostra alimentazione.

UNA NUOVA CAMPAGNA PER LE DONNE IN MENOPAUSA - Per aiutare le donne a vivere al meglio questa fase della vita femminile la Società italiana di Ginecologia e Ostetricia ha lanciato una campagna informativa "Love Yourself - Menopausa".

L'iniziativa ha lo scopo di fornire informazioni utili alle donne che si trovano ad affrontare i primi disturbi, dando consigli pratici anche su alimentazione e forma fisica.

"La menopausa viene identificata con l'ultima mestruazione della donna e rappresenta lo spartiacque tra la pre e la postmenopausa", spiega Rossella Nappi, docente di Ginecologia all'Università di Pavia.

"La premenopausa varia da donna a donna, dura in genere tra i 3 e 5 anni ed è caratterizzata dalla progressiva riduzione della capacità dell'ovaio di produrre gli ormoni femminili, primi tra tutti gli estrogeni: la donna cessa di essere fertile e inizia ad avere alterazioni del ritmo mestruale. La post-menopausa è invece caratterizzata dalla carenza stabile di ormoni estrogeni e da una precisa sintomatologia, che può già iniziare nella premenopausa, con vampate di calore, sudorazione, irritabilità, ansia, nervosismo, insonnia, calo del desiderio sessuale, secchezza vaginale, cistiti ricorrenti, dolori alle ossa e alle articolazioni, stanchezza, fatica".

Ed è proprio la diminuzione degli estrogeni il nemico numero uno della salute femminile, perché può aumentare il rischio cardiovascolare e metabolico e quindi può predisporre la donna, a distanza di diversi anni, al rischio di ictus e infarto. (Redazione Online/F)
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