Sentire il dolore delle persone come fosse il proprio. E' un fenomeno poco conosciuto chiamato "sinestesia del tocco a specchio". E se a provare questo tipo di esperienza è un medico, la percezione delle sofferenze dei pazienti diventa un'esperienza davvero unica.

Joel Salinas, di Boston, ha scoperto di essere un medico "speciale" una decina di anni fa quando ha assistito ad un arresto cardiaco e ha provato sulla propria pelle il dolore delle manovre che venivano compiute sul paziente.

"Ho avuto la sensazione delle compressioni toraciche del massaggio cardiaco sul mio petto - spiega Salinas alla 'Bbc' - ho sentito il tubo del respiratore che mi raschiava la gola".

Secondo alcuni studi la "sinestesia del tocco a specchio", descritta per la prima volta nel 2005, potrebbe interessare l'1,6% della popolazione.

Salinas ora è neurologo del Massachusetts General Hospital.

"Prima c'era il rischio che venissi percepito come un tipo strano, un diverso o un bugiardo - ha ricordato - ora posso difendere questa particolarità come qualcosa di reale".

Secondo alcune ipotesi nelle persone con "sinestesia del tocco a specchio" la corteccia somatosensoriale (deputata alla ricezione di stimoli sensitivi del tatto) non solo si attiva di fronte a uno stimolo tattile ma anche di fronte ad uno stimolo visivo. Tanto da far sentire il dolore anche solo osservandolo provato da altri.

(Unioneonline/v.l.)
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