Cosa intendiamo dire quando parliamo di diritto alla salute? La riflessione, dati ed evidenze alla mano, da un medico cagliaritano, che analizza lo stato della medicina moderna fra nuove cure, tecnologie a disposizione e big data, con un focus su quanto ad oggi è stato fatto e sul percorso ancora da compiere.

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Parlando di diritto alla salute e nuove opportunità di cura, la grande rivoluzione a cui dobbiamo far riferimento è quella proposta al McMaster Medical School in Canada nel 1980: la medicina basata sull'evidenza.

Fino a questa data era l'esperienza personale del clinico a dominare la scena medica. La medicina basata sull'evidenza sottolinea la necessità di fondere l'esperienza clinica del medico con la conoscenza e l'applicazione delle migliori prove sperimentali riguardanti gli strumenti diagnostici, la terapia e la prognosi nel quadro generale dei desideri e delle attese del paziente.

Quindi un grande cambiamento culturale, che ha aperto la porta agli studi clinici controllati, alle linee guida, ai protocolli. Alla necessità per tutti di uno studio continuo e di un impulso a cercare le migliori evidenze scientifiche per la cura dei nostri ammalati.

Mentre negli anni passati la difficoltà di accedere a questa nuova conoscenza era difficile, oggi gli strumenti che abbiamo a disposizione ci consentono di accedere a banche dati, a biblioteche mediche, a strumenti aggiornati di linee guida e protocolli. Resta la difficoltà di mettere in pratica i suggerimenti che vengono dagli studi clinici perché dobbiamo accedere, far nostro un sapere che è diverso da quello che gli studi universitari e le specializzazioni ci hanno insegnato, soprattutto nell'ambito della metodologia.

In attesa, poi, che la medicina di precisione, fatta sulle caratteristiche, anche genomiche, di ciascun paziente possa consolidarsi dobbiamo far affidamento sui risultati degli studi clinici randomizzati che si basano sul presupposto che le cure che sperimentiamo devono essere efficaci sulla gran parte della popolazione.

Antonio Barracca

(Medico specialista e già dirigente ospedaliero, Cagliari)

(Articolo 2 di 4 - domani esce il 3°)

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