La Sardegna ha il primato mondiale per la diffusione del diabete di tipo 1 e, non a caso, l'Isola è stata scelta fra le regioni pilota - assieme a Campania, Lombardia e Marche - per avviare uno screening che a partire dal 2025 si estenderà a livello nazionale. «La legge che ha avviato gli screening in età pediatrica rappresenta una svolta epocale», il commento di Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera dei deputati. «Gli screening permettono di anticipare la presa in carico delle persone, offrendo loro puntuale e una migliore qualità della vita. Grazie alla determinazione del collega Giorgio Mulé, primo firmatario della proposta, e al clima di collaborazione che ha visto l’approvazione unanime del provvedimento abbiamo raggiunto un obiettivo che vede l’Italia riconosciuta come caso di eccellenza da autorevoli riviste scientifiche internazionale e che, a conferma della bontà dell’iniziativa, ha visto una massiccia adesione agli screening».

Cappellacci evidenzia le necessità di intervento in Sardegna: «Da sardo è un motivo di orgoglio, perché la mia isola ha un primato mondiale per l’incidenza del diabete di tipo 1», prosegue. «Vogliamo proseguire questo percorso ambizioso, a favore del quale ho presentato un emendamento alla Finanziaria per stanziare ulteriori risorse. Consideriamo l’avvio della campagna di screening un punto di partenza: ora, anche in Sardegna, occorre ridefinire un’adeguata rete di assistenza pediatri diabetologi a livello regionale, fondamentale per garantire un servizio capillare nel territorio».

Lo screening permetterà di ottenere numerosi dati per capire come evolve il diabete. «È la dimostrazione che la politica quando è coesa e fa sistema con le componenti della nostra società, può scrivere belle pagine, capaci di incidere positivamente nella vita dei cittadini», conclude Cappellacci.

(Unioneonline/r.sp.)

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