La più piccola è stata Arianna: appena sette anni ma con un cuore grande così, ha deciso di rinunciare alla sua lunga treccia per donarla a chi i capelli non li ha più. Dopo di lei sono arrivate altre, giovani e meno giovani, che hanno deciso di donare ciocche della loro chioma per confezionare le parrucche da dare gratuitamente alle malate di tumore, che hanno perso i capelli dopo le estenuanti sedute di chemioterapia. Un gesto d'amore e di solidarietà per le donne che lottano contro la malattia e guardandosi allo specchio non riescono più a sentirsi come prima.

LE TESTIMONIANZE - Un colpo di forbici e anche la treccia di Michela Congiu, 17 anni, studentessa del liceo Motzo, è venuta giù per regalare un sorriso a chi lotta per la vita.

"Per me è stata un'emozione grandissima donare i capelli - dice commossa la ragazza - mi ha davvero colpito profondamente pensare che con questo piccolo gesto avrei reso felice qualcuno. I miei capelli ricresceranno, perché io non ho nessun problema e se si può fare qualcosa per gli altri io sono a disposizione. Anche in famiglia abbiamo avuto una zia che ha dovuto combattere con questo tipo di malattia e quindi diciamo che ho vissuto da vicino il dramma che sono costrette a vivere tantissime altre persone". Anche Alice Floris, 19 anni, studentessa del liceo Brotzu non ci ha pensato due volte a dare un bel taglio ala sua chioma. "Non sapevo di questa possibilità - racconta - poi quando la parrucchiera mi ha detto che avrei potuto contribuire a rendere felice un'altra persona donando le mie ciocche, non ci ho pensato un attimo. Mi è stato detto che grazie al mio contributo avrei potuto fare sentire meglio chi è stato meno fortunato di me e questa cosa mi ha davvero commossa".

LA PARRUCCHIERA - È Monica Congiu che ha aderito al progetto dell'associazione di volontari Charliebrown: le ciocche vengono inviate a Bari dove c'è la banca del capello e dove si realizzano le parrucche che poi vengono regalate alle pazienti che ne fanno richiesta. "Stiamo cercando di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone perché far sentire più belle e sicure di sé le donne che stanno lottando contro la malattia è una cosa molto importante - dice Congiu -, sapere che il tuo piccolo contributo può essere fondamentale non può che emozionare e farti sentire una persona più ricca". Adulti o bambini non fa differenza: "quando è arrivata Arianna, abbiamo spiegato alla mamma cosa poteva fare e così lei gliene ha parlato a casa. La piccola ha poi deciso di fare questo importante gesto". A dicembre, prosegue la parrucchiera, "organizzeremo un'intera giornata dedicata alla donazione, per fare un regalo speciale in vista del Natale".

LA PAZIENTE - C'è già chi ha usufruito del "regalo" e sfoggia i suoi nuovi capelli con orgoglio. Una di queste è Santina Lai 57 anni, che sta affrontando un percorso di cure per sconfiggere un linfoma. "Perdere i capelli - anche se sai che, finite le cure, ricresceranno - non è mai facile - dice la donna - per questo mio figlio si è interessato subito per capire come si poteva fare per avere una parrucca, magari proprio di capelli veri, in modo che non si notasse la differenza". Dopo una ricerca su internet si è palesata la possibilità di avere una chioma nuova, addirittura gratuitamente: "Quasi non ci credevo - prosegue la donna -, mi sono davvero emozionata e ringrazio col cuore tutte le persone che rinunciano a parte dei loro capelli per consentire di confezionare le parrucche".

La battaglia sarà ancora lunga ma, prosegue Lai, "è importante poter uscire di casa con i capelli, sentendosi uguale agli altri. A casa non c'è problema, si possono benissimo utilizzare un fazzoletto o un foulard, ma quando esci avere i capelli ti fa sentire più sicura". Di fianco a lei il figlio Simone Spano che la accompagna premuroso e aggiunge: "Queste ragazze che donano i capelli sono angeli. Fanno davvero un gesto bellissimo e forse non si rendono nemmeno conto di quanto è importante quello che fanno per chi sta lottando contro la malattia".

Giorgia Daga

© Riproduzione riservata