Le cefalee rappresentano una delle condizioni neurologiche più diffuse e invalidanti, ma anche tra le più sottovalutate e difficilmente diagnosticabili. Per fare il punto sulle più recenti innovazioni nel campo della diagnosi e del trattamento è in programma per domani a Cagliari, a partire dalle ore 8.30, il convegno “Cefalee: istruzioni per l’uso”. L’appuntamento è nella sala conferenze “Anna Atza” dell’ospedale San Michele – ARNAS G. Brotzu.

L’iniziativa, di rilevanza scientifica nazionale, è organizzata dal dottor Giovanni Cossu, direttore della Struttura di Neurologia e Stroke Unit dell’ARNAS G. Brotzu, e dalla dottoressa Valentina Oppo, neurologa e specialista in cefalee. Il convegno riunirà alcuni tra i più autorevoli esperti italiani e i principali specialisti sardi del settore.

Il programma prevede un’ampia trattazione delle nuove frontiere terapeutiche, con particolare attenzione all’utilizzo di anticorpi monoclonali anti-CGRP e tossina botulinica, strumenti sempre più efficaci nella gestione dell’emicrania cronica. Ampio spazio sarà inoltre dedicato all’approfondimento delle cefalee secondarie, alle comorbidità neurologiche (tra cui epilessia e sclerosi multipla) e ai disturbi del sonno spesso associati.

Nonostante l’elevata incidenza e l’impatto significativo sulla qualità della vita, le cefalee restano ancora oggi disturbi spesso trascurati o inadeguatamente trattati. L’emicrania, in particolare, è una patologia invisibile agli esami strumentali e difficile da comunicare, che espone chi ne soffre al rischio di stigmatizzazione sociale e isolamento. Chi convive con le cefalee si trova frequentemente a dover giustificare una sofferenza che non si vede ma che limita profondamente la quotidianità. La buona notizia è che la ricerca scientifica ha fatto grandi progressi e sono ora disponibili terapie mirate, selettive e innovative, in grado di migliorare in modo significativo la vita dei pazienti.

(Unioneonline/v.l.)

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