Due lauree magistrali, due triennali, altrettanti master di II livello, un dottorato e, presto, anche un nuovo corso di Design. Dadu, il Dipartimento di Architettura di Alghero, nato nel 2002, fin da subito si è imposto in cima alla classifica del Censis dei miglior atenei d’Italia, restando sul podio ininterrottamente negli ultimi dieci anni. Una leadership che deve anche alla collaborazione dei partner stranieri per i tirocini, gli Erasmus, le attività didattiche (lauree e corsi internazionali congiunti, scuole estive, laboratori, convegni, seminari e conferenze, scambi di docenti e studenti). I laboratori di ricerca, in particolare, sono il fiore all’occhiello e continuano a essere fucine di brevetti internazionali. Duecento immatricolati all’anno nei filoni di architettura, urbanistica e design.

Il miracolo

Il polo didattico algherese è un piccolo miracolo: senza tante risorse e, almeno inizialmente, con evidenti difficoltà logistiche, si è fatto largo a gomitate nel panorama dell'offerta universitaria, diventando un’eccellenza incontestabile. «Il punto di forza è la didattica innovativa che si basa sull’imparare-facendo», spiega il direttore Emilio Turco, 57 anni, originario della Calabria. È arrivato ad Alghero nel 2005 e qui, oltre a dirigere Dadu, insegna Scienza delle costruzioni. «Gli studenti sin dal primo anno – continua il direttore – provano a progettare su temi che vengono assegnati durante il corso». Gli aspiranti architetti fanno esperienze didattiche e professionali all’estero e partecipano alle scuole estive internazionali. «Spingiamo gli studenti a fare un periodo nelle Università partner», aggiunge Emilio Turco. Lo staff di docenti è composto dai protagonisti dell'architettura, della pianificazione, del design e del paesaggio.

I servizi

Il Dipartimento dispone di tre edifici nel centro storico di Alghero. Dadu collabora con diversi enti del territorio e partecipa attivamente ai temi della pianificazione urbanistica, delle politiche di sviluppo territoriale, della casa e della mobilità. «Abbiamo in corso tantissime convenzioni con i Comuni sardi, come Sassari, Alghero e Bosa per citarne alcuni – conferma Turco – in particolare su progetti legati al Pnrr». E per il prossimo anno accademico (2022-2023) c’è il nuovo corso di laurea triennale in Design. «Il corso risponde alla domanda, che sull’Isola non si è mai attenuata, di una formazione universitaria nel campo del design, con un progetto culturale e didattico rigoroso e aggiornato, ma anche sensibile alle peculiarità e potenzialità di un territorio per molti aspetti unico», sottolinea il direttore. Con l’obiettivo di formare nuovi designer capaci di innovare prodotti, comunicazione e servizi. Il nuovo corso di studi dovrebbe trovare sede nell’ex Cotonificio di Alghero in corso di ristrutturazione. «Un posto ideale per un investimento culturale e professionale eccellente», conclude Emilio Turco.

Caterina Fiori

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