Brutta sorpresa nelle bollette di elettricità  e gas: a volte l’importo è più che raddoppiato. C’è stato qualche errore oppure sono vittima di una truffa?

Un errore può sempre capitare, ma purtroppo è probabile che la cifra sia giusta. Come sottolineato dall’Unione nazionale consumatori, infatti, i prezzi sono in forte crescita per un insieme complesso di fattori.

Secondo alcune stime effettuate da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) in relazione al mercato di tutela, nel primo trimestre di quest’anno la luce ha registrato un incremento del 55% rispetto al trimestre precedente e di quasi il 130% sullo stesso periodo dell’anno scorso.

Andamento analogo per il gas: una famiglia tipo ha dovuto spendere, rispettivamente, il 41,8% e il 94,3% in più.

E sebbene lo Stato abbia preso provvedimenti per limitare le ricadute sui consumatori, sono comunque previsti rincari consistenti. Qualcosa comunque si sta muovendo. Arera ricorda che con la Legge di Bilancio 2022 il governo ha stanziato 3,8 miliardi di euro destinati al contenimento delle bollette delle famiglie e delle microimprese.

Un piccolo aiuto per cercare di “tamponare” il rincaro, venendo incontro ai privati cittadini e alle aziende.

Desidero sottoscrivere un contratto per una fornitura di energia legata alle fonti rinnovabili. Avrò una bolletta più leggera  e pagherò in automatico di meno?

Come precisa l’Unione nazionale consumatori, il prezzo finale di fornitura non è direttamente connesso al tipo di fonte. L’importo è invece legato al cosiddetto “prezzo marginale”, cioè il prezzo di produzione più alto: si deve considerare che buona parte dell’energia elettrica viene generata dal gas naturale, che determina così il valore di scambio. Inoltre va valutato quanto stabilito nell’offerta proposta del fornitore stesso.

In linea generale, bisogna ricordare che l’importo della bolletta non è determinato solo dai consumi effettivi, ma sono presenti anche voci fisse e altre componenti variabili. Si possono citare, ad esempio, i costi per il trasporto dell’energia stessa e la gestione del contatore; gli oneri di sistema, legati alla manutenzione del sistema elettrico nazionale; le accise e l’Iva.

I costi fissi possono rappresentare una quota rilevante dell’importo complessivo della bolletta, quindi ridurre i consumi è sì utile, ma non sempre è decisivo. Rimane fondamentale scegliere un’offerta conveniente e adatta,  per quanto possibile, alle proprie esigenze.

I prezzi della mia offerta sono troppo alti. Ha sempre senso cambiare contratto con chi mi propone soluzioni più vantaggiose, dicendo di proteggermi da ulteriori rincari in futuro?

La cosa più importante è leggere con attenzione tutte le condizioni e valutare con calma ogni aspetto: agire d’impulso sull’onda delle emozioni può essere controproducente sul lungo periodo. Infatti talvolta ci vengono proposti contratti a prezzo bloccato apparentemente irresistibili, soprattutto in questa fase storica, caratterizzata da continui aumenti. Se ciò può risultare a prima vista vantaggioso, in realtà in futuro l’importo delle bollette potrebbe calare drasticamente, attestandosi così su un prezzo più basso di quello bloccato. Per questo motivo si tratta di una decisione che deve essere ben ponderata, anche se ovviamente è difficile sapere cosa accadrà da qui a qualche mese. Tuttavia una maggiore consapevolezza sul tema rimane determinante.

Inoltre, come sottolineato sul portale dell’Unione nazionale consumatori, indipendentemente dal tipo di contratto, il fornitore ha la possibilità di modificare le condizioni prima della scadenza  stabilita “comunicandolo con tre mesi di preavviso: è quello che sta succedendo su molti vecchi contratti del mercato libero e anche su quelli che vengono sottoscritti in questi mesi”.

È possibile rateizzare le mie bollette in modo da gestire meglio i miei pagamenti?  Come si può fare?

I rincari di queste settimane sono un duro colpo per molti utenti, che devono fare i conti con grossi esborsi legati a consumi – spesso – irrinunciabili. Luce, riscaldamento e gas per cucinare sono servizi indispensabili. Come fare, dunque, per alleggerire l’impatto delle bollette? Una strategia utile è quella di rateizzarle, come previsto dall’ultima Legge di Bilancio.

Secondo quanto indicato nella manovra, infatti, “in caso di inadempimento del pagamento delle fatture emesse nel periodo compreso tra il primo gennaio 2022 e il 30 aprile 2022 nei confronti dei clienti finali domestici di energia elettrica e di gas naturale, gli esercenti la vendita sono tenuti a offrire al cliente finale un piano di rateizzazione di durata non superiore a dieci mesi, che preveda il pagamento delle singole rate con una periodicità e senza applicazione di interessi a suo carico, secondo le modalità definite dall’Arera”. Una possibilità, questa, che può essere richiesta da chi ha stipulato un contratto nel mercato tutelato o in quello libero. Inoltre, le fatture devono risultare scadute e sollecitate dell’azienda di vendita.

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