Spostamento convinto verso il web per i conti correnti più convenienti. E il sistema bancario si adegua, cercando di abbattere i costi derivanti dal mantenimento delle filiali spingendo l’utenza verso l’operatività a distanza. Il repentino aumento delle spese applicate al prelievo di contante e quello delle spese medie di sportello sottolinea il trend, già da una ricerca di Altroconsumo lo scorso anno.

L’indicatore

Con questo acronimo si intende l’Indicatore dei Costi Complessivi che saranno sostenuti dal titolare di un conto. Dall’1 gennaio 2020 ha sostituito l’Isc (Indicatore Sintetico di Costo). Il nuovo indicatore è composto da una parte fissa, comprendente i costi base dovuti già solo per la sottoscrizione di un conto, e di una variabile, che dipende da alcuni profili, stilati dalla Banca D’Italia. L’Icc è utile per confrontare le spese previste nelle diverse offerte di conto corrente. Per utilizzare bene l’indicatore è necessario selezionare il profilo più in linea con il proprio tra i sei presenti, richiedere in banca i documenti informativi sulle Spese (Fid) dei conti correnti offerti, verificare che abbiano un Icc associato al proprio profilo e infine confrontare gli Icc delle offerte disponibili.

Oneri finanziari

Se l’Icc è importante gli oneri finanziari non sono da meno. Tra questi rientrano il tasso creditore annuo nominale, il tasso debitore, la commissione onnicomprensiva e la commissione di istruttoria veloce.

Le operazioni registrate su un estratto conto presentano una data operazione. Ordinando i movimenti bancari per data è possibile ottenere il saldo liquido che viene utilizzato nell’estratto e scalarlo per il calcolo degli interessi periodici (solitamente trimestrali).

Si tratta di questioni tecniche che possono essere rese più comprensibili da un banchiere di fiducia o da un commercialista con buone conoscenze dei funzionamenti bancari.

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Calcoli a consumo e indici rilevanti

Sono molte le voci da tenere in considerazione per calcolare l’Icc (Indicatore Costi Complessivi) nel caso di conto a consumo. Le eventuali spese trattenute per la liquidazione di interessi creditori rientrano tra queste, così come le commissioni per prelievi di contante allo sportello per importi superiori ai 500 euro. Ogni movimento deve essere osservato, in quanto l’Icc deve risultare fedele per poter valutare compiutamente i conti migliori. Le spese da considerare sono tante: da quelle per la produzione e l’invio di comunicazioni cartacee a quelle per la produzione e l’invio dell’estratto conto, passando per le spese relative al mantenimento di bancomat o per il prelievo di contante. Le commissioni per il rilascio e l’invio di Estratto Conto di Carte di Credito si aggiungono a quelle relative ad operazioni di pagamento di vario ordine e grado.

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