Il cibo è vita. Buttarlo nella spazzatura è dunque un gesto immorale, con riflessi sia economici che etici. A tal proposito, Adiconsum ha condotto un’indagine sul tema, studiando la correlazione tra lo spreco alimentare e il modo di fare la spesa, cioè lo stile con cui ciascuno si approccia al carrello, in base al tempo, al grado di consapevolezza, alle tasche, ma anche alla personalità.

Da questa analisi sono emersi quattro profili: Rambo, Vacanze romane, Zombie e Predator. Il primo è un consumatore sistematico, ottimizzatore, ma troppo abitudinario e non si domanda mai se può migliorare il proprio comportamento.

Il secondo improvvisa e si lascia influenzare dalle strategie di marketing, acquistando più di quello che gli serve. Lo Zombie non presta alcuna attenzione alla sostenibilità dei cibi e compra in modo disordinato: il suo livello di spreco è elevato. Il Predator, infine, è sensibile al risparmio, per cui cerca di consumare tutto quello che acquista.

È dunque importante conoscere sé stessi, i propri valori e le proprie abitudini per adottare uno stile di vita più sostenibile, anche quando si fa la spesa.

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