Mascherine, ma anche spese dentistiche per i figli, occhiali, apparecchi auricolari. Sono tante le possibilità di risparmio indiretto in merito alle spese sanitarie. L’Agenzia delle Entrate ha confermato che le somme pagate per acquistare o affittare i dispositivi medici, nella cui categoria rientrano anche le protesi, possono essere portate in detrazione ma solo a determinate condizioni.

Anche le mascherine

Ad esempio, spiega l’Agenzia, è necessario che dalla certificazione fiscale (scontrino fiscale o fattura) risulti chiaramente la descrizione del prodotto acquistato e la persona che sostiene la spesa. Non sono considerati validi gli scontrini e le fatture con la sola dicitura “dispositivo medico”. Sono detraibili nella misura del 19% anche le spese sostenute per l’acquisto di mascherine protettive, ma a condizione che siano classificate da provvedimenti del Ministero della Salute, in base alla tipologia, quali dispositivi medici o che rispettino i requisiti di marcatura CE. Nella categoria delle protesi poi rientrano non solo le sostituzioni di un organo naturale o di parti dello stesso ma anche i mezzi correttivi o ausiliari di un organo carente o menomato nella sua funzionalità: apparecchi di protesi dentaria (indipendentemente dal materiale impiegato), apparecchi di protesi oculistica (occhi e cornee artificiali), di protesi fonetica (laringectomizzati) e simili, occhiali da vista (con esclusione delle spese sostenute per l’impiego nella montatura di metalli preziosi, quali oro, argento e platino) e lenti a contatto (comprese le spese per l’acquisto del liquido, indispensabile per il loro utilizzo), apparecchi per facilitare l’audizione ai sordi (modelli tascabili a filo, retroauricolare, a occhiali, eccetera), comprese le batterie di alimentazione. Rientrano nelle spese detraibili anche arti artificiali e apparecchi di ortopedia (comprese le cinture medico-chirurgiche e scarpe e tacchi ortopedici, purché su misura), gli apparecchi per fratture (garza e gesso), e persino busti, stecche e dispositivi appositamente prescritti per la correzione o la cura di malattie o di malformazioni fisiche. E ancora: sono detraibili le spese per stampelle, bastoni canadesi e carrozzelle. “Per rendere più agevole individuare un dispositivo medico, alla circolare n. 20 del 2011 è stato allegato un elenco di quelli più comuni - ha spiegato l’Agenzia delle Entrate -. Alcuni dei dispositivi corrispondono a quelli in precedenza individuati dall’amministrazione finanziaria con diversi documenti di prassi: macchina per aerosolterapia o apparecchio per la misurazione della pressione del sangue, siringhe e relativi aghi, ausili per incontinenti, compresi i pannoloni, anche se acquistati presso rivenditori commerciali, e materassi antidecubito.

***

Una quota del 19% a partire da 129 euro

Le spese per le quali si ha diritto alla detrazione Irpef (19%) sono quelle relative a prestazioni rese da un medico generico (incluse la medicina omeopatica), acquisto di medicinali, prestazioni specialistiche, analisi, indagini radioscopiche, operazioni chirurgiche, ricoveri, trapianto di organi, cure termali, acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie. Tutte queste spese possono essere indicate nella dichiarazione dei redditi per l’importo eccedente i 129,11 euro.

© Riproduzione riservata