Mantenere alto il valore di un immobile risparmiando sulla ristrutturazione si può? Sì, seguendo alcuni  semplici consigli.

Incentivi

Approfittare delle scontistiche insite nella manovra è la base per poter risparmiare denaro. È fondamentale rendicontare tutto, pagando solo con carte (e non in contanti). Le detrazioni d’imposta sul reddito relativo alle persone fisiche sono da cogliere, tanto quanto le misure che facilitano l’installazione di collettori per l’energia rinnovabile.

Lungimiranza e multitasking

È un passaggio fondamentale, che di fronte a certe offerte può passare in secondo piano. La qualità va prioritarizzata, anche quando significa spendere di più subito. Specie se questo permette di non rimettere mano a lavori già effettuati in un secondo momento. Riprendere un processo infatti può coincidere con l’aumento dei costi. Al contempo si può risparmiare facendo più lavori in contemporanea, abbattendo così spese fisse che altrimenti inasprirebbero i costi.

Evitare le mattonelle

Non mettere piastrelle e mattonelle è un buon modo per calmierare i costi. Se infatti nelle vecchie case la soluzione di coprire, specie bagno e cucina, con le piastrelle era la migliore, oggi si può scegliere tra pitture a smalto e resine che, pur mantenendo le stesse proprietà, evitano la costosa posa delle mattonelle. Questo vale sia per i pavimenti che per le pareti e le superfici. Quindi si possono più facilmente spalmare le spese su tutti gli aspetti della casa, mantenendo la qualità di fondo.

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Scegliere l’azienda

Prima di cominciare la ricerca è il caso di avere le idee chiare sugli interventi da svolgere. La ricerca della ditta giusta deve tenere in considerazione se è previsto il subappalto di alcuni lavori, se nel preventivo è listato tutto e misurare la professionalità del sopralluogo. La ditta dovrebbe infatti controllare lo stato dell’immobile, quello degli impianti e le modalità con cui accedere all’abitazione. Attenzione poi ai preventivi troppo bassi. Spesso nascondono l’utilizzo di materiali di bassa qualità, manodopera non adeguatamente qualificata e che lavora meno ore dei concorrenti.

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Il contratto

Prima di firmare il contratto con la ditta che si occuperà dei lavori è consigliabile constatare definizione precisa della spesa, calendarizzazione della data di fine lavori (con possibile penale da pagare in caso di sforamento), decisione di metodo e modalità di pagamento (dilazionata, tutto subito...). È altrettanto importante assicurarsi che la ditta possieda partita Iva e sia munita del Durc. Meglio visionare le eventuali certificazioni, come la ISO 9001, che attesta la qualità dell’impresa a livello internazionale. Assicurazione e visura camerale sono altri documenti da controllare.

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Materiali alternativi per risparmiare ma occhio ai lavori

Sono numerose le alternative che permettono di sostituire materiali costosi con soluzioni adeguate. Se pietra, legno, marmo e altri elementi possono risultare dispendiosi si può deviare sul gres porcellanato, specie per quanto riguarda il parquet (che notoriamente sarebbe di legno). Stesso discorso riguarda gli infissi: puntando sul Pvc si può risparmiare isolando termicamente l’abitazione. Questo significa apportare un ulteriore sgravio, per lo più immediato, legato al riscaldamento. Ma attenzione a non lesinare sull’azienda che si occupa dei lavori. Un errore che molti compiono è infatti quello di scegliere persone che sembrano avere tutte le competenze e una grande sicurezza. Tuttavia è il caso, prima di dare il via alle analisi e agli effettivi lavori, avere più coscienza possibile di chi si ha di fronte, magari parlando con persone che ci hanno avuto a che fare. La ristrutturazione fai da te è da prendere in considerazione solo se, oltre alle idee chiare, si hanno competenze conclamate. Altrimenti la ristrutturazione può trasformarsi in un vero incubo, da cui può essere difficile svegliarsi.

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