Non è più un dialogo. Nel centrodestra in Sardegna si è passati al battibecco continuo. Da una parte Lega e Psd’Az, dall’altra Fratelli d’Italia, con gli altri partiti che stanno a guardare. Il primo a rintuzzare la polemica oggi è il deputato di FdI Salvatore Deidda: di buon mattino risponde alla nota del presidente dei Quattro mori, Antonio Moro, che ieri a tarda serata aveva bollato come «truccato» il tavolo del centrodestra che ha portato all’indicazione di Paolo Truzzu come candidato alla presidenza della Regione e definito fallimentare, alle amministrative, la strategia della coordinatrice dei meloniani in Sardegna, Antonella Zedda. 

«Se alle elezioni amministrative siamo andati separati», replica Deidda, «è proprio per la mancanza di coordinamento della coalizione di centrodestra,  ma nessun tavolo truccato perché ad eccezione di Psd Az e Lega, le altre forze politiche di centrodestra hanno chiaramente deciso questo passaggio di consegne scegliendo il candidato Paolo Truzzu».

Il deputato sardo di Fdi spiega che «Antonella Zedda ha convocato più volte il tavolo e la sua composizione è stata accettata, anche dal Psd’Az, alla sua prima convocazione, proprio decidendo chi fosse legittimato a partecipare. Proprio il segretario del Psd’Az», quindi Christian Solinas,  «ha ribadito quale fosse il perimetro,  ossia coloro che avrebbero presentato una lista, così come è stato quando è stato scelto lui». 

Fratelli d’Italia secondo l’ex coordinatore  «non sta facendo l’asso pigliatutto, ma intende scegliere i migliori candidati per gli importanti ruoli che tra qualche mese andranno al voto. Fratelli d’Italia», sottolinea, «ha sempre accettato queste regole, sia quando eravamo al 2% sia ora che siamo al 30%. Le regole non si cambiano in corsa d’opera se l’esito non è gradito. Lavoriamo uniti per il bene della nostra comunità e lasciamo perdere queste polemiche senza capo né coda». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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