Sicilia, indagato il neodeputato Edy Tamajo: "Voti comprati a 25 euro"
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Avrebbe pagato venticinque euro per ciascun voto indirizzato a lui.
Questa l'accusa rivolta a Edy Tamajo, neodeputato regionale siciliano a cui la Procura di Palermo ha notificato un avviso di garanzia per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.
La presunta compravendita da tempo era oggetto di indagine e avrebbe permesso a Tamajo, candidato nella lista Sicilia Futura a sostegno di Fabrizio Micari (centrosinistra), di ottenere alle ultime elezioni quasi 14mila preferenze: un record che lo ha incoronato parlamentare più votato nel capoluogo siciliano e il terzo in Sicilia.
La Guardia di finanza ha perquisito il suo comitato elettorale e nei prossimi giorni dovrà presentarsi in Procura per essere interrogato.
LA DIFESA - "Apprendo con stupore l'avvio dell'inchiesta giudiziaria nei miei confronti - ha scritto Tamajo in un post di difesa su Facebook -. Posso affermare, senza timore di smentita, di non aver mai comprato un solo consenso, ma di aver costruito la mia carriera politica sull'attività quotidiana a favore della gente e della collettività".
"Si tratta di condotte che sono lontano anni luce dal mio modo di fare politica, da quello della mia famiglia e del mio gruppo politico".
I RIVALI - "La vittoria di Musumeci è sicuramente contaminata - ha commentato il 5 Stelle Giancarlo Cancelleri, sconfitto alle regionali da Nello Musumeci (centrodestra) - ma ora emerge la probabilità che il risultato elettorale sia stato falsato dalla compravendita di voti e ancora non sappiamo quanto questa pratica sia stata diffusa".
"Tamajo, eletto con il centrosinistra con 25 euro a voto. E secondo Orlando, Micari e Faraone mi sarei dovuto alleare con questi personaggi?". Lo scrive Claudio Fava, candidato della sinistra.
(Redazione Online/D)
LA VITTORIA DI MUSUMECI: