Sono 4,6 milioni (quasi 20mila in meno rispetto al 2012) gli elettori chiamati alle urne per scegliere il presidente e l'Assemblea regionale in Sicilia.

I candidati a sedere sulla poltrona di governatore sono: Nello Musumeci, sostenuto dal centrodestra (Forza Italia, Noi con Salvini e Fratelli d'Italia), Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle, Claudio Fava (figlio di Giuseppe Fava, il giornalista ucciso dalla mafia a Catania nel 1984) di Mdp e Sinistra italiana, Fabrizio Micari, appoggiato da Partito democratico e Ap, e Roberto La Rosa, esponente della lista provinciale "Siciliani liberi".

Cinque aspiranti presidenti, dunque, anche se la vera sfida - stando a quanto riportano i sondaggi - è quella tra Musumeci e Cancelleri, già candidati nel 2012 e sconfitti dal governatore uscente Rosario Crocetta.

Le votazioni, che si tengono ogni 5 anni, si svolgeranno domenica 5 novembre dalle ore 8 alle ore 22 e le operazioni di scrutinio avranno inizio a partire dalle ore 8 di lunedì 6.

Per la prima volta il parlamento dell'Isola sarà composto non da 90 ma da 70 deputati.

PAURA ASTENSIONISMO - È alta la paura del fattore astensionismo: nelle ultime regionali del 2012, Crocetta fu eletto con il 30,5%, pari a 617.073 voti. Al secondo posto arrivò Nello Musumeci, con 521.022 voti, pari al 25,7%. Terzo Giancarlo Cancelleri, con 368.006 voti, pari al 18,20%.

POLEMICA PER LO SPOGLIO - Intanto è polemica per lo spoglio delle schede, previsto per il giorno successivo al voto. "Trovo assurdo che cominci il giorno dopo - ha scritto su Facebook il deputato di Sinistra italiana Erasmo Palazzotto - non se ne capisce la ragione".

"Se qualcuno volesse fare il furbo, con queste condizioni avrebbe certamente maggiori opportunità. Ci auguriamo che il Ministero dell'Interno rafforzi il controllo soprattutto nei seggi periferici".

Gli fa eco, suo malgrado, il governatore Rosario Crocetta: "È stato un errore non cambiare la norma in questi cinque anni", ha detto, facendo riferimento alla legge regionale che prevede lo spoglio rinviato al lunedì.

GLI ULTIMI APPELLI - Dopo tre mesi ha chiuso col botto ieri la campagna elettorale M5S in Sicilia. Nella centralissima piazza del Teatro Massimo di Palermo - meno piena di quella di Catania e di Caltanissetta - sono arrivati tutti i big Cinquestelle per dare lo sprint finale al candidato governatore Giancarlo Cancelleri.

A Palermo sono giunti apposta Beppe Grillo con Davide Casaleggio che, nel pomeriggio, ha pedalato per le vie del centro nella "biciclettata" elettorale con Cancelleri, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.

Giancarlo Cancelleri e Alessandro Di Battista
Giancarlo Cancelleri e Alessandro Di Battista
Giancarlo Cancelleri e Alessandro Di Battista

Musumeci invece è intervenuto nelle tre piazze separate di Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Nello Musumeci e Silvio Berlusconi
Nello Musumeci e Silvio Berlusconi
Nello Musumeci e Silvio Berlusconi

Ha raggiunto il capoluogo siciliano anche il fondatore di Articolo 1-Mdp Pier Luigi Bersani per chiudere insieme al segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, la campagna elettorale di Claudio Fava, il candidato sostenuto pure da Possibile, Campo progressista, Verdi e Rifondazione comunista.

Claudio Fava e Massimo D'Alema
Claudio Fava e Massimo D'Alema
Claudio Fava e Massimo D'Alema

Per il candidato del centrosinistra, Fabrizio Micari, è arrivato il ministro e vicesegretario del Pd Maurizio Martina per un comizio nel quartiere Brancaccio con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

Fabrizio Micari e Matteo Renzi
Fabrizio Micari e Matteo Renzi
Fabrizio Micari e Matteo Renzi

A distanza - sui social - interviene anche il leader di Alternativa popolare Angelino Alfano: "Stasera si chiude la campagna elettorale in Sicilia, caratterizzata dal problema degli impresentabili e dalle promesse fantasmagoriche. Noi siamo stati ben lontani da entrambi i problemi: abbiamo liste pulite e abbiamo garantito serietà senza vane promesse".

Roberto La Rosa
Roberto La Rosa
Roberto La Rosa

(Redazione Online/D)
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