Si gioca anche sul nome di Edoardo Rixi, il sottosegretario leghista alle Infrastrutture coinvolto nell'inchiesta spese pazze in Regione Liguria, la possibile rottura dopo il risultato delle Europee tra Lega e Cinque Stelle.

Salvini blinda il suo uomo, dicendo che non sarà un Siri bis.

La sentenza per il viceministro alle Infrastrutture è attesa per domani ma "la Lega ha già deciso", conferma il capogruppo in Senato Massimiliano Romeo: "Rixi sta al suo posto".

"Mi girano le scatole - commenta il diretto interessato, fuori dai denti, in un'intervista al Corriere della Sera - perché questa vicenda è nata da una sciocchezza, da un emendamento dello sblocca cantieri su cui abbiamo litigato. Come si può strumentalizzare cose così? Io con i 5Stelle sono sempre stato corretto e mi ha dato molto fastidio il loro atteggiamento spietato. Se ritieni che la vita degli altri non sia importante e la tua ideologia supera la tua umanità, finisci per giustificare anche i campi di sterminio".

"C'è un contratto di Governo da rispettare - le parole del braccio destro del leader pentastellato, Stefano Buffagni - dove c'è scritto chiaramente cosa si deve fare. Se non lo vogliono rispettare e farlo saltare lo dicano chiaramente e se ne assumano la piena responsabilità".

Il contratto prevede che per una condanna in primo grado sia previsto, per i membri di governo, il passo indietro. E questo vale per una serie di reati tra cui anche il peculato (su cui si basa l'accusa rivolta al leghista).

Il problema è che quel contratto, Salvini, lo vuole riscrivere. Forte del suo inoppugnabile 34%, il vicepremier, sempre meno vice, continua a spingere in un angolo il suo socio di governo. Altro tema caldo su cui il vicepremier leghista interviene a gamba tesa è l'avvertimento della Commissione europea sui conti pubblici italiani: "È finito il tempo delle letterine e dei richiami, del 'sei stato cattivo e finisci dietro la lavagna", scandisce. E chiede "rispettosamente ed educatamente" a Parlamento e Commissione Ue la "convocazione di una conferenza europea su lavoro, crescita, investimenti, sulla garanzia del debito pubblico e sul ruolo della Banca europea".

Anche sullo spread in rialzo non ha dubbi: "Aumenta perché c'è chi tiene sotto scacco l'Italia e vuole che resti ancorata a regole vecchie. Non si capisce perché qualcuno debba speculare sulla pelle del Paese e degli italiani e qualcun altro debba pagarne le conseguenze".

(Unioneonline/D)
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