Sala: "Io ministro? Sto bene a Milano". E sul ricorso Ema: "Proviamoci"
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"No. Radicalmente no".
Con questa dichiarazione netta il sindaco di Milano Beppe Sala mette a tacere le voci che lo vorrebbero in pista di lancio per un ministero in caso alle prossime elezioni, causa il probabile stallo e l'impossibilità di creare una maggioranza, si renda necessario un governo tecnico o, comunque, di larghe intese.
"Da elettore di sinistra accetterei un esecutivo tecnico. Ma io non ho intenzione di lasciare Milano", ha ribadito il primo cittadino milanese ed ex numero uno di Expo 2015, intervenendo a 24Mattino su Radio 24.
Nella stessa intervista Sala è anche tornato sulla possibilità di successo del ricorso di Milano per aggiudicarsi la nuova sede dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco, che dovrebbe lasciare Londra per traslocare ad Amsterdam.
La città olandese, infatti, non ha ancora pronte le strutture necessarie per accoglierla, mentre il capoluogo lombardo, beffato al ballottaggio in sede di assegnazione, sì.
"Vincere il ricorso è molto difficile - ha detto il sindaco - ma io ci proverei senz’altro. Mettiamo pressione, facciamo sì che i funzionari europei vadano a visitare Amsterdam e vedano lo spazio transitorio, se può contenere le mille persone dell’Ema oppure no. Io ci credo".
(Unioneonline/l.f.)