Passa la riforma costituzionale bandiera del Movimento 5Stelle: con una percentuale che sfiora il 70% gli italiani hanno votato sì al referendum sul taglio dei parlamentari (da 945 a 600, ossia 400 alla Camera e 200 al Senato).

"Quello raggiunto oggi è un risultato storico - esulta l'ex capo politico dei 5Stelle Luigi DI Maio -. Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo".

"Visto che c'è convergenza su questo aspetto voglio rivolgere un invito sia al fronte dei sì che al fronte del no - aggiunge in una dichiarazione alla Camera -: riduciamo anche gli stipendi dei parlamentari. Da oggi - va avanti - si riapre un percorso di rinnovamento e rinascita che ci vedrà uniti: in questa cornice il prossimo step dovrà essere l'approvazione di una legge elettorale proporzionale".

Gli fa eco Vito Crimi: "Risultato storico e straordinario. Rngrazio tutti coloro che sono andati a votare in questo periodo di emergenza Covid".

Soddisfatto anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti: "Si conferma che il Pd è la forza del cambiamento, garante anche in questa legislatura di un percorso di innovazione e modernizzazione delle istituzioni di cui da sempre sentiamo il bisogno. Con la vittoria del Sì si apre ora una stagione di riforme: lo vogliamo e con gli alleati faremo di tutto perché vada avanti spedita".

Zingaretti non ha perso però l'occasione di dare una stoccata ai 5Stelle sulle scelte fatte per le regionali: "Se ci avessero dato retta gli alleati e l'alleanza che sostiene il governo fosse stata ovunque unita, probabilmente avremmo vinto in quasi tutte le Regioni. Lo diciamo dal primo giorno: alleati non avversari".

(Unioneonline/D)
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