"Resterò segretario del Partito democratico fino al 2021".

Lo ha detto Matteo Renzi in un'intervista a Omnibus, precisando che sono le primarie a decidere chi deve essere a capo del partito e non le elezioni politiche: perciò l'ex premier resterà al suo posto a prescindere dall'esito del voto del 4 marzo.

Intanto, nell'ultimo giorno di campagna elettorale, è andato di nuovo all'attacco di M5S e Lega.

"SALVINI, ABBASSA I TONI" - "Quello che vorrei dire a Salvini è - ha detto - 'continuiamo ad alzare i toni?' Continuiamo ad esasperare il clima? Io chiamai Meloni per la bottiglietta d'acqua" che le era stata tirata contro durante una manifestazione, "un gesto inqualificabile. Ma a me nessuno ha chiamato per gli spari contro la sede del Pd. Ora domando: 'Vogliamo abbassare i toni? Vogliamo evitare una campagna elettorale giocata sulla paura?'".

"Non voglio che lunedì il mio Paese si svegli in mano ai professionisti della paura e a chi sa solo urlare".

GIULIANO, "COME SI CAMBIA PER NON MORIRE" - Critico anche su Salvatore Giuliano, il preside della scuola di Brindisi chiamato dal Movimento 5 Stelle a ricoprire l'incarico di ministro dell'Istruzione in un ipotetico governo: "Sulla scuola gli M5S mi hanno massacrato, e poi mettono fantaministro dell'Istruzione uno che la Buona Scuola l'ha scritta. 'Come si cambia per non morire', cantava la Mannoia...".

Comunque, ha detto invece a Rtl 102.5, commentando l'annuncio della squadra di governo a 5 stelle prima ancora del voto, "sono stati bravi, hanno fatto un'operazione di marketing. Non è un complimento, è una constatazione politica. È stata un'operazione tattica...".

"Sono assolutamente certo che lunedì mattina - ha concluso - il Pd avrà più punti di Forza Italia e più punti della Lega. La vera partita è solo tra noi e il Movimento 5 stelle. Per il primo posto la sfida è a due".

(Unioneonline/D)

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