Altre 24 ore sono passate e il centrodestra ancora non ha trovato un accordo sulle prossime regionali in Sardegna.

Un giorno il vertice a tre Tajani-Salvini-Meloni, una sera la riunione del Psd’Az, un’altra in consiglio federale della Lega a Milano. Oggi l’attesa era per il Consiglio dei ministri, a margine del quale i leader dei tre principali partiti nazionali avrebbero dovuto sciogliere il nodo.

Niente, tutti per ora restano sulle proprie posizioni. Truzzu è ormai il candidato, la decisione spetta a Lega e Psd’Az e la cosa deve infastidire il sindaco di Cagliari che questa mattina, intercettato dalla trasmissione Rai Agorà, ha detto: «Avrei fatto a meno di vedere la Sardegna al centro del dibattito nazionale per questi temi. Spero che ci entri per altre questioni». Sulla scelta di Carroccio e sardisti, «rimaniamo in attesa».

Di regionali sarde oggi per FdI hanno parlato anche il ministro Lollobrigida («Solinas non ha governato male, ma il nostro è meglio») e il vicepresidente della Camera Rampelli («Truzzu ha un elevato gradimento e guida molto bene il capoluogo della Sardegna, sul suo nome sono certo che ci sarà tutta la coalizione»). Il partito della premier ha teso la mano alla Lega aprendo alla legge sul terzo mandato dei governatori che interessa il Veneto e la possibilità di ricandidare Luca Zaia.

Ma il Carroccio insiste su Solinas. Il vice segretario Andrea Crippa ai microfoni di Tagadà (La7) conferma che la spaccatura c’è ancora: «Noi abbiamo un’ottima classe dirigente e riteniamo che i governatori uscenti debbano essere riconfermati perché hanno lavorato bene, in Abruzzo come in Sardegna». E lancia una stoccata a Meloni: «In questo momento Silvio Berlusconi manca tanto».

Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais conferma: «Noi restiamo sulla nostra posizione di confermare gli uscenti, Roma farà sintesi degli esiti sardi». Sulla spaccatura lancia un messaggio chiaro a Truzzu e FdI: «Lavoriamo per l’unità della coalizione, non siamo stati di certo noi a fare fughe in avanti».

«Per la prima volta – la replica del partito della Meloni – il centrodestra decide il candidato presidente in Sardegna. Sorprende che si voglia a tutti i costi portare questo tema a livello nazionale».

Che siano ore cruciali lo si dice da giorni, ma ormai è scattato il countdown: in settimana va necessariamente presa una decisione, entro lunedì sera infatti vanno presentate le liste. E se il rientro della Lega nei ranghi appare quasi scontato, il futuro del Psd’Az è più incerto. Non sono escluse né la corsa solitaria l’alleanza con Soru. Venerdì dopo che (si presume) a Roma sarà stata presa una decisione definitiva si riunisce a Oristano il consiglio nazionale dei sardisti: «Se quest’alleanza (il centrodestra, ndr) diventa altro, il partito deciderà», si limita a dire l’assessore Gianni Chessa.

(Unioneonline/L) 

© Riproduzione riservata