Rientra la crisi Lega-Psd’Az. "Accettiamo la sfida di proporre nostre candidature assieme alla Lega dentro la lista proporzionale per il Senato e per la Camera, soprattutto per Palazzo Madama dove correrà il nostro capolista", ha dichiarato il segretario del Psd’Az e presidente della Regione, Christian Solinas, ieri sera al termine di una direzione del partito durata quattro ore.

Capolista al Senato sarà quindi il senatore uscente Carlo Doria, mentre il Psd’Az non potrà indicare alcun nome per l’unico collegio spettante alla Lega, né alla guida della lista proporzionale per la Camera.

Solinas ha spiegato che "il partito oggi è la guida della maggioranza di Governo in Regione, in un quadro di centrodestra, e deve garantire che il centrodestra possa affermarsi in Sardegna anche in queste elezioni". Per questo, ha aggiunto, "eventuali altre soluzioni avrebbero messo a rischio collegi uninominali e una vittoria complessiva che noi con senso di responsabilità vogliamo invece garantire alla coalizione". Poi, "abbiamo sempre cercato di distinguere le elezioni politiche da quelle regionali, ma in questo momento storico i sardi non avrebbero compreso la rottura di una coalizione che governa la Sardegna".

LE CONDIZIONI – In ogni caso, anche Solinas pone le sue condizioni: "La direzione nazionale mi ha dato mandato di trattare con Matteo Salvini il recepimento di cinque punti programmatici di interesse della Sardegna che la Lega dovrà impegnarsi a portare dentro l’agenda di Governo all’indomani della battaglia elettorale". Ecco i punti: l’inserimento del riconoscimento della lingua sarda nello Statuto sardo, lo studio di una fiscalità di vantaggio ad hoc per l’Isola, la ricontrattazione con Bruxelles del regolamento sulla continuità territoriale, abbattimento dei costi energetici per cittadini e imprese, equiparazione della Sardegna alla Sicilia in termini di regionalizzazione delle sovrintendenze e del demanio marittimo. 

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