Prodi entra in campagna elettorale e lancia Gentiloni: "Con lui Paese più forte"
Romano Prodi interviene nella campagna elettorale. Lo fa per sostenere la coalizione di centrosinistra, in particolare la lista 'Insieme', alleata con il Pd di Renzi, la formazione della Bonino e quella di Beatrice Lorenzin.
E per lanciare la premiership di Paolo Gentiloni.
L'ex presidente del Consiglio ha parlato a Bologna nel corso dell'iniziativa promossa da 'Insieme', queste le sue parole. "Provo una certa commozione a tornare in un'assemblea politica dopo nove anni, torno anche per il riconoscimento a Paolo Gentiloni, per il lavoro che sta facendo in un momento difficile e per il suo mostrare un Paese sereno che riconosce i propri limiti e meriti", ha detto.
E quando ha mostrato un vecchio manifesto del 2006 - immagine di Prodi e slogan "serietà al governo" - a molti è sembrato un passaggio del testimone, come avviene durante la staffetta. Dopo Prodi, anni di divisioni, e ora Gentiloni sembra l'uomo giusto per riunire il centrosinistra.
Questo il motivo del suo sostegno a 'Insieme', "porta avanti la logica che era il mio sogno, quello di vedere il centrosinistra unito".
Unito e forte, questo secondo l'ex leader ulivista il centrosi nistra di cui l'Italia ha bisogno: "Rompo un lungo silenzio perché mi sentivo in dovere di sostenere una coalizione di centrosinistra che porta avanti i valori che sono stati alla base dell'Ulivo e che io condivido profondamente: minore diseguaglianza e una forte presenza in Europa, dobbiamo fare barriera contro chi con i propri programmi aumenta le diseguaglianze".
Per chiudere, una stoccata agli scissionisti: "Bersani e D'Alema hanno profondamente sbagliato perché questo è il momento in cui si decide il futuro del Paese, e lo si può determinare solo stando insieme e vincendo".
D'altronde, per dirla con le parole del professore, "il centrosinistra ha una sua dinamica e delle diversità al suo interno, ma non ha differenziazioni di base come quelle del centrodestra, che vede i proeuropei di Forza Italia da una parte e gli antieuropei di Lega e Fdi dall'altra". Eppure il centrodestra sta insieme, il centrosinistra no, una cosa a cui Prodi non riesce a dare una spiegazione.
(Unioneonline/L)