Il tempo è quasi scaduto e il Pd è molto lontano da una sintesi sui nomi. Il termine per la presentazione delle candidature alla carica di segretario è domani, ma dalle indiscrezioni trapela solo che «siamo in alto mare». E le possibilità di un nuovo rinvio delle primarie, dopo quello dal 5 al 12 dicembre, sono altissime.

Emanuele Cani (Archivio L'Unione Sarda)
Emanuele Cani (Archivio L'Unione Sarda)
Emanuele Cani (Archivio L'Unione Sarda)

Mercoledì è scattata infatti la seconda fase del congresso regionale, quella che si avvia con la raccolta firme a sostegno degli aspiranti successori di Emanuele Cani, e che dovrebbe concludersi il 3 dicembre con la proclamazione dei due sfidanti. Ma non risulta che sia cominciata alcuna raccolta firme. Le varie anime dem continuano a riunirsi ma nessuno fa un nome. Intanto non è stata certo messa da parte la soluzione auspicata dal segretario uscente, cioè un candidato che metta d’accordo tutti, forse l’unica – al momento – che potrebbe adattarsi a tempi diventati strettissimi. Ma la proposta di Cani non è sposata da tutti: non dalla deputata Romina Mura («non vogliamo un congresso deciso a tavolino») che con il presidente dell’Anci Emiliano Deiana ha presentato uno dei tre documenti politico tematici discussi in questi giorni nei circoli dell’Isola.

Col trascorrere delle ore, è sempre più difficile che le correnti in gioco – Popolari riformisti, Zingarettiani, e i firmatari del documento Mura-Deiana – esprimano candidati dell’ultimo momento. Il rinvio, a questo punto, appare l’opzione più logica anche perché l’organizzazione della macchina delle primarie richiede un impegno notevole.

(ro. mu.)

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