"All'onorevole Di Battista, che è venuto in Sardegna a proporre reddito di cittadinanza e lavori socialmente utili nei Comuni, non possiamo che dire grazie per aver ricordato due punti qualificanti del nostro programma, già attuati da questa Giunta e da questa maggioranza".

Con queste parole, all'insegna dell'ironia, il governatore Francesco Pigliaru ha deciso di rispondere al deputato pentastellato, che, in occasione della sua recente visita a Iglesias, aveva sottolineato alcune "fortissime problematiche" presenti nell'Isola, "a partire dal lavoro".

DI BATTISTA E I "FANTASMI" - "In questo territorio ci sono tantissimi cinquantenni e sessantenni che hanno perso il posto e sono diventati dei fantasmi", aveva aggiunto Di Battista, parlando anche dei giovani "costretti a emigrare" e proponendo, come soluzione, i cavalli di battaglia del Movimento, dal reddito di cittadinanza alla cosiddetta Banca pubblica per gli investimenti.

ACCUSE AL MITTENTE - Alla situazione nera dipinta da Di Battista Pigliaru ha deciso di replicare così: "Con LavoRas, un piano straordinario da 128 milioni di euro, puntiamo a creare diecimila posti di lavoro. Con i cantieri nei Comuni prima di tutto, per i quali investiamo 66 milioni e che contiamo di poter aprire entro un mese dall'approvazione definitiva di LavoRas. Ma ricordo che abbiamo fatto molto di più di quello che suggerisce Di Battista, perché oltre a tutta la parte della cantieristica, stiamo investendo oltre 61 milioni di euro in una serie di incentivi occupazionali per le imprese affinché assumano il più possibile".

REDDITO DI INCLUSIONE - A Di Battista, infine, il governatore ricorda che "siamo stata una delle prime regioni a introdurre il REIS, il reddito di inclusione sociale e ne siamo orgogliosi. E la decisione, presa in occasione della scorsa Finanziaria, di incrementarne del 50% la dotazione portandola da 30 a 45 milioni di euro in modo stabile, dimostra l'attenzione e l'impegno nei confronti dei più deboli. Tutto questo mantenendo lo sguardo lungo sul futuro per innescare meccanismi virtuosi di crescita e sviluppo".

(Unioneonline/l.f.)

DI BATTISTA A IGLESIAS:

CHI HA RAGIONE?

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