Sardegna roccaforte del Movimento 5 Stelle.

Così Alessandro Di Battista si è espresso sull'Isola nel corso del comizio tenuto oggi a Iglesias: "Qui i miei colleghi parlamentari hanno fatto un lavoro egregio in questi anni. La Sardegna è una delle roccaforti del Movimento: qui il consenso è altissimo così come fortissime sono le problematiche, a partire dal lavoro".

"Anche in questo territorio - ha aggiunto - ci sono tanti cinquantenni e sessantenni che hanno perso il posto e sono diventati dei fantasmi per lo Stato, che li ha abbandonati".

Ha puntato molto sull'idea di una Banca pubblica per gli investimenti che sostenga la piccola e media impresa, che sostenga "i giovani costretti ad emigrare che vogliono aprire un b&b o un'impresa innovativa e che, se la banca concedesse loro un prestito per aprire un'attività, resterebbero a casa".

E poi "reddito di cittadinanza e una legge contro la corruzione che sta uccidendo questo Paese".

"Io non credo nei politici buoni e nei politici cattivi. Credo nei politici liberi e in quelli ammanettati: alcuni sono ammanettati proprio fisicamente, altri metaforicamente dai loro finanziatori, dai loro sponsor che poi vanno a battere cassa, chiedendo favori in cambio al politico foraggiato", ha aggiunto, ricordando che "il nostro unico finanziatore sono i cittadini italiani".

Un pensiero anche rivolto a Silvio Berlusconi: "Non ce l'ho con lui, solo che lui deve tornare nella naftalina, perché non se ne può più: ma è possibile pensare di ridare fiducia a uno che non può neppure ricandidare e che è stato cacciato dal Senato in quanto incandidabile?".

(Unioneonline/L)
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