Via libera dalle commissioni Esteri e Difesa della Camera alla deliberazione sulla partecipazione italiana a ulteriori missioni internazionali, tra cui quella nel Mar Rosso.

Il voto favorevole è arrivato da tutti i gruppi, eccetto il M5s che si è astenuto. Non presenti, invece, i rappresentanti di Avs.

Un’astensione e un’assenza – quella di pentastellati e di Verdi-Sinistra – che hanno innescato immediate polemiche politiche. 

«Trovo incredibile che il M5S e Avs trovino il modo di distinguersi anche nel voto sulle missioni nel Mar Rosso, Aspides e Levante», ha scritto sui social Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. Aggiungendo: «Non bisogna schierarsi neanche contro gli Houthi? Nemmeno su due missioni autorizzate dall’Ue con uno scopo totalmente difensivo? Che pacifismo è quello che lascia affondare le nostre navi, mette a repentaglio la vita dei nostri soldati, divide l’Europa e fa salire alle stelle i prezzi dei nostri prodotti? La politica estera non è una bazzecola, non è la Sardegna. Spero che il Pd e quelli del cosiddetto Campo Largo prima o poi lo capiscano».

«Ancora una volta i fatti dimostrano che non esiste all'opposizione nessun Campo largo», commenta invece Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia. Che incalza: «Stamattina su un tema così delicato come quello del via libera delle commissioni congiunte Affari Esteri e Difesa alla relazione sulle nuove missioni internazionali Aspides e Levante, l'opposizione si è frantumata con il Pd che ha votato con la maggioranza mentre il Movimento 5 Stelle si è astenuto e Avs non ha partecipato al voto. Altro che luna di miele. Quello tra Pd e M5S dimostra di essere solo un matrimonio d'interesse, combinato a soli fini elettorali. Un matrimonio destinato a fallire».

Alla vigilia del voto il M5S aveva chiesto «garanzie sull'elemento della esclusività della difesa», in particolare per la missione Aspides.

Dal canto proprio, Marco Grimaldi, vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera ha spiegato: «Noi sosteniamo tutte le misure a fianco delle popolazioni colpite dalle guerre: siamo impegnati anche oggi per il cessate il fuoco in Medio Oriente, con una nostra delegazione a Rafah. La missione nel Mar Rosso rischia di aumentare il livello del conflitto soprattutto se si autorizzerà l'attacco alle basi nello Yemen. Per questo non voteremo una missione che autorizza attacchi militari».

Nel dettaglio, le commissioni hanno proposto all'Assemblea di autorizzare per il periodo 1 gennaio - 31 dicembre 2024 la partecipazione dell'Italia a tre nuove missioni: quella in Ucraina finalizzata a sostenere Kiev nel suo impegno la riforma del settore della sicurezza civile (nel quadro del percorso di adesione all'Ue); quella, denominata “Levante”, finalizzare a fornire contributi per fronteggiare una potenziale escalation nel conflitto Israele-Hamas, inclusi interventi umanitari a favore della popolazione civile dell'area; quella chiamata “Aspides” che si inquadra in un dispositivo di iniziative di presenza, sorveglianza e sicurezza nell'area del Mar Rosso, Golfo Persico e Oceano indiano nord-occidentale. Obiettivo di quest’ultima è ripristinare e salvaguardare la libertà di navigazione nell'area.

(Unioneonline/l.f.)

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