Sul blog di Beppe Grillo è uscito il regolamento per eleggere il candidato premier in vista delle elezioni politiche del 2018, che sarà anche "il capo della forza politica che depositerà il programma elettorale sotto il simbolo M5S", andando così a sostituire il comico genovese alla guida del movimento.

E subito balza all'occhio un particolare, che fa a pugni con quanto il Movimento 5 Stelle ha sempre predicato sin dalla nascita, finché non si è dovuto confrontare con il governo delle città e con i primi avvisi di garanzia per sindaci e altri attivisti.

Gli indagati saranno candidabili.

Si possono candidare tutti gli iscritti al blog mai iscritti ad altri partiti, e che hanno già ricoperto un incarico istituzionale con la casacca del Movimento: dunque sindaci, consiglieri comunali e regionali, purché il loro mandato scada entro il 28 febbraio 2018, e deputati e senatori eletti nel 2013.

Termine ultimo per la presentazione della candidatura, le ore 12.00 di lunedì 18 settembre. Appena tre giorni, dunque, poi dovremmo conoscere i nomi dei pentastellati papabili per la carica di presidente del Consiglio.

Poi parte il voto, che potranno esprimere solo coloro che si sono iscritti alla piattaforma Rousseau entro il 1 gennaio 2017.

E sul regolamento arriva, immediata e sferzante, la battuta della dissidente grillina Marika Cassimatis, spodestata da Beppe Grillo dal ruolo di candidata sindaco a Genova, conquistato vincendo le primarie online.

"Indagati candidabili? Siamo sicuramente di fronte a una norma ad personam, perché sanno che c'è una situazione che pende su Di Maio", ha dichiarato la Cassimatis.

(Redazione Online/L)
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