"Giuseppe Conte non proviene dalla casta del mondo accademico, si è fatto da sé".

Con queste parole Carlo Casula, storico e docente universitario di Ollolai, ha descritto il neopremier ai microfoni della trasmissione "Ho scelto Cusano - Dentro la notizia", su Radio Cusano Campus.

Casula ha conosciuto Giuseppe Conte a Villa Nazareth, residenza universitaria - da lui presieduta - della Fondazione Comunità Domenico Tardini Onlus, che ospita studenti provenienti da famiglie indigenti.

"Giuseppe Conte viene dalla provincia, da una famiglia modesta, si è laureato a 24 anni col massimo dei voti, a 32 anni è diventato ricercatore e a 38 anni docente ordinario. Non proviene dalla casta del mondo accademico, si è fatto da sé".

"Non mi ha meravigliato - ha proseguito Casula - il fatto che nella sua prima presentazione pubblica abbia dichiarato che il suo cuore batte a sinistra. Il suo discorso al Senato, che è stato quasi come una lezione, è stato un po' più lungo dei 45 minuti canonici previsti dai moduli universitari. Mi ha colpito subito con soddisfazione che abbia ricordato il giovane bracciante del Mali assassinato in Calabria, giovane bracciante che difendeva anche i diritti di altri poveri colleghi sfruttati. Questo dimostra la sensibilità sociale di Conte".

"Giuseppe è un credente - ha concluso - ha il dono dell'ascolto e del dialogo, ha l'attitudine a lavorare in gruppo. Con lui sperimenteremo la funzione di quello che noi chiamiamo premier, cioè di un organismo collegiale, è un uomo di squadra".

(Unioneonline/D)

IL DISCORSO DI CONTE IN SENATO:

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