Un emendamento provocatorio, ma che ha colpito nel segno, con Lega e Movimento 5 Stelle che hanno clamorosamente detto no a due cavalli di battaglia delle rispettive propagande.

Lo ha presentato il Pd in commissione Bilancio alla Camera. Prevedeva da un lato il taglio delle accise di due centesimi al litro sulla benzina, misura tanto cara a Salvini che aveva promesso di approvarla addirittura nel primo consiglio dei ministri; dall'altro, per finanziarlo, una riduzione delle auto blu, cavallo di battaglia dei pentastellati.

La commissione ha bocciato l'emendamento con il voto contrario di M5S e Lega, dunque di taglio delle accise, tra le più alte in assoluto in Europa, non se ne parla.

Il motivo della bocciatura? Lo spiega, si fa per dire, il viceministro dell'Economia Laura Castelli, tra le più gaffeur dell'esecutivo: "Stiamo facendo una ricognizione e non rinneghiamo la volontà di ridurre i costi delle auto blu, mentre quello delle accise è un tema ancora al vaglio di alcune verifiche che stiamo facendo".

"La relatrice leghista si dice contraria alla riduzione delle accise sulla benzina perché dice che ci sono cinque anni di tempo per mantenere le promesse, ma Salvini aveva promesso che lo avrebbe fatto al primo cdm. Perché hanno bocciato questa proposta, cosa l'hanno detto a fare in campagna elettorale? Solo per prendere voti?", attacca il deputato dem Luigi Marattin.

"Un’altra promessa non mantenuta, purtroppo, sulla pelle degli italiani che sono stati ingannati", gli fa eco Alessia Rotta, prima firmataria dell'emendamento.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata