Una Sardegna competitiva, giusta, identitaria, accessibile, connessa, pulita, innovativa, partecipe, qualificata e aperta. La immagina così il Movimento Cinquestelle,  che oggi ha riunito a Tramatza dirigenti e simpatizzanti per tracciare il proprio percorso politico inquadrato in un manifesto in vista delle prossime elezioni regionali di 2024.

Si è discusso di un  documento di 10 punti che dovrà essere  la base di partenza per le future alleanze. Il laboratorio politico è quello di Assemini, dove M5s si è presentato con il Pd nella corsa per riconquistare il Comune, unico centro che va al ballottaggio il prossimo fine settimana: la coalizione sperimentale vede Diego Corrias a confronto con un ex grillino, Mario Puddu.

Per i pentastellati si tratta di puntare sulla costruzione di un modello di sviluppo per la Sardegna basato sui capisaldi proposti «attraverso una nuova rivoluzione politica basata sulle vocazioni territoriali, sulla riscoperta della propria identità, sull'innovazione e capace di cogliere il cambiamento già in atto soprattutto tra i giovani». Un modello da costruire insieme alle forze civiche, autonomiste e progressiste dell'isola «che accompagnino la comunità a confrontarsi sui valori fondamentali della vita, rendendola consapevole e pronta alle sfide del futuro».

Per i prossimi cinque anni M5s propone un progetto che generi «le condizioni affinché la Sardegna arrivi preparata alla corsa verso i nuovi modelli di sviluppo e di lavoro. Un programma che privilegi la salute, l'innovazione, l'ambiente, l'istruzione e i trasporti in modo coordinato e sinergico».

«Oggi è una bella giornata per il Movimento 5 Stelle sardo» dice la vice presidente M5s Alessandra Todde, «Ci siamo incontrati a Tramatza per ragionare insieme su una proposta di manifesto, politico e programmatico, che racchiude in dieci impegni le nostre idee per trasformare la Sardegna, creando le condizioni per affrontare ma soprattutto per costruire con fiducia il nostro futuro. Un'importante occasione di confronto con gli iscritti al Movimento, fondamentale per porre le basi del nostro programma regionale». 

(Unioneonline)

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