Il caso rimborsi scuote il Movimento 5 Stelle e infiamma la campagna elettorale a meno di 20 giorni dal voto del 4 marzo.

Sarebbero infatti una decina i parlamentari pentastellati "pizzicati" a non restituire alla collettività, come sbandierato da loro stessi e dai vertici grillini, parte dello stipendio percepito.

NUOVI NOMI - Una promessa che, in almeno due casi (il capogruppo Andrea Cecconi e il senatore Carlo Martelli) scoperti dalle Iene, veniva meno attraverso un trucco: il bonifico veniva caricato, la disposizione fotografata e pubblicata online. Poi, però, il versamento veniva subito annullato.

Ora, in anteprima, la trasmissione di Italia 1 ha svelato i nomi di altri esponenti M5S che avrebbero disatteso le promesse.

Ovvero: Silvia Benedetti; Massimiliano Bernini; Maurizio Buccarella; Elisa Bulgarelli; Emanuele Cozzolino; Ivan Della Valle; Barbara Lezzi; Giulia Sarti.

Verifiche in questo senso sono in corso, anche da parte del Movimento.

"BALLE SPAZIALI" - Nell'attesa dei risultati (e di nuove rivelazioni promesse dalle Iene), infuria la polemica politica.

Durissimo il segretario del Pd Matteo Renzi, che ha bollato i proclami dei grillini sull'onestà come "balle spaziali". "Sui rimborsi - ha detto l'ex premier - il punto centrale non è la somma, perchè il Pd ha fatto risparmiare non 20 milioni in diversi anni ma in un anno 38 milioni. Il punto centrale è che loro pensano che la gente creda a tutto quello che dicono loro".

"UN BOOMERANG" - Dal canto proprio, Luigi Di Maio, capo politico pentastellato, ritiene che "questa vicenda sarà un boomerang per tutti i partiti che ci stanno attaccando perché ora per i cittadini è chiaro che noi abbiamo restituito 23 milioni di euro mentre gli altri si sono intascati fino all'ultimo centesimo". "Il tempo di concludere le verifiche - aggiunge Di Maio - e per chi ha fatto il furbo non ci sarà più posto nel Movimento. Per noi le regole sono sacre".

A fargli eco, il collega Alessando Di Battista: "Gli esponenti degli altri partiti politici, quelle sanguisughe che non si sono tagliati un euro in 40 anni, devono tacere. Potranno parlare solo quando avranno restituito i soldi che io ho restituito e i rimborsi elettorali che si sono intascati".

"ONESTÀ, ONESTÀ" - Ma duri attacchi ai 5 Stelle arrivano anche dal centrodestra: "Rimborsopoli? I Cinque Stelle stanno ingannando gli italiani al grido di onestà", il commento lapidario del leader della Lega Matteo Salvini.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Silvio Berlusconi. "Onestà, onestà...", si è limitato a dire, laconico e sarcastico, il numero uno di Forza Italia rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano una battuta sulla bufera che ha travolto il Movimento.

(Unioneonline/l.f.)

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