Una missione in Europa per far digerire a Bruxelles la manovra italiana a serio rischio bocciatura.

Un compito difficile quello affidato a Roberto Fico che, mentre Salvini lancia strali contro l'Unione Europea e Di Maio attacca i commissari che "fanno salire lo spread" italiano, incontra proprio quel Pierre Moscovici che pochi giorni fa ha definito il nostro governo xenofobo e euroscettico.

Il presidente della Camera nei panni della colomba si trova bene, e può spendere a Bruxelles una certa fama di moderato, anche grazie al confronto tra le sue posizioni e le dichiarazioni incendiarie quasi quotidiane dei due videpremier: "Si sente l'esigenza di abbassare i toni e uscire dalle dichiarazioni mediatiche, perché i margini di dialogo nella politica ci sono sempre", ha affermato.

E quando gli hanno chiesto un'opinione sulle parole di Salvini, che ha definito oggi Juncker e Moscovici "nemici dell'Europa", ha risposto così: "Non commento le parole del ministro dell'Interno", aggiungendo che M5S correrà da solo in tutte le prossime elezioni locali.

E anche Moscovici ha apprezzato il dialogo con la terza carica dello Stato: "Dialogo positivo con Roberto Fico, apprezzabile il suo discorso europeista. Un primo contatto che ci ha permesso di comprendere meglio le rispettive posizioni. Più il clima è disteso, più il nostro dialogo può essere costruttivo", ha affermato il commissario per gli Affari Economici.

(Unioneonline/L)

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