Bruno Tabacci cede il simbolo di Centro Democratico a Emma Bonino, consentendo alla sua lista, +Europa, di presentarsi alle prossime elezioni senza più doversi preoccupare di raccogliere decine di migliaia di firme in pochi giorni.

Il colpo di scena è arrivato dopo la rottura tra la leader radicale e il Pd per il meccanismo previsto dal Rosatellum, giudicato dalla stessa Bonino: "Un imbroglio, una trappola elettorale. Una legge confusa e contraddittoria, discriminatoria".

Il caso è di questi giorni: secondo la nuova legge elettorale i partiti di nuova formazione devono presentare una dichiarazione con l'indicazione dei propri candidati nei 63 collegi a elezione proporzionale sottoscritta da 1.500 cittadini. Visto il poco tempo a disposizione (si vota a marzo e il Rosatellum è stato approvato a fine ottobre) è previsto uno "sconto", ovvero bastano 400 firme a collegio, ma sarebbero comunque 25mila firme da consegnare entro il prossimo 29 gennaio.

Senza contare la necessità, in caso di apparentamenti, di indicare i candidati per i collegi uninominali entro il 21 gennaio.

Tempi stretti, strettissimi. Troppo per Bonino, che anche stamattina ha denunciato il meccanismo "discriminatorio", annunciando la volontà di dare battaglia, anche in Europa.

Ma in soccorso della collega è arrivato Tabacci, che ha annunciato la volontà di mettere a disposizione di +Europa il simbolo di Centro Democratico, formazione esentata dalla raccolta firme in virtù della rappresentanza nel Parlamento uscente, come "atto di servizio alla democrazia".

In sostanza, si tratta di un escamotage: avuto il simbolo +Europa dovrà solo ratificare formalmente davanti a un notaio il cambio di nome, per non avere più l'obbligo di raccogliere le sottoscrizioni.

"Un gesto generoso e autonomo che ci consente di essere presenti alle elezioni del 4 marzo a parità degli altri ai blocchi di partenza", il commento soddisfatto della leader radicale.

(Unioneonline/l.f.)

LA ROTTURA COL PD:

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