Dopo le dichirazioni del candidato Cinquestelle Maurizio Pascucci, Luigi Di Maio ha rinunciato al comizio previsto questa sera a Corleone.

Pascucci aveva pubblicato una foto con un nipote di Bernardo Provenzano aprendo al dialogo con i parenti dei mafiosi.

"Volevo avvisare tutti voi che non andrò a Corleone come inizialmente previsto. Ho aperto il cellulare - ha detto Di Maio in un video postato sul suo profilo Fb - e tra le news c'era la notizia del nostro candidato sindaco grillino che voleva aprire il dialogo con i familiari dei mafiosi. E questa dichiarazione fa il paio con la foto sua con il nipote del boss Provenzano, uno dei capi della mafia stragista degli anni 80-90. Sono sicuro che la foto e la dichiarazione sono state fatte in buona fede ma il concetto è pericolosissimo. I voti di quelli non li vogliamo e ci fanno schifo", ha rimarcato Di Maio.

La foto postata sul profilo di Pascucci
La foto postata sul profilo di Pascucci
La foto postata sul profilo di Pascucci

Poi il vicepremier ha aggiunto: "Non posso correre il rischio che stasera lo Stato vada lì dopo che c'è stato un appello al dialogo con le famiglie dei mafiosi. Quindi mi dispiace".

E il pensiero va alle "famiglie che meritano dialogo e vicinanza" che "sono quelle delle vittime della mafia, quelle che hanno subito un lutto per mano dei mafiosi. Quelle sono le famiglie a cui vogliamo bene", ha aggiunto.

L'ESPULSIONE - Di Maio ha poi fatto sapere di aver "chiesto ai probiviri di avviare il procedimento disciplinare per Maurizio Pascucci, indicando che secondo me, vista la gravità, merita il massimo della sanzione cioè l'espulsione dal Movimento 5 Stelle. Sulla mafia non è concesso neppure peccare d'ingenuità da parte di chi si candida a ricoprire cariche pubbliche. Ci aspettavamo scuse, non arroganza. Questo non è un comportamento da Movimento e come tale deve essere sanzionato immediatamente. Qualora qualcuno della lista fosse eletto, gli verrà subito ritirato il simbolo".

LA RISPOSTA DI PASCUCCI - Dopo aver parlato di un ritiro della sua candidatura, Pascucci aveva infatto deciso di andare avanti: "Vedremo, mi confronterò con il meetup e con il parlamentare di riferimento del territorio e decideremo se e come proseguire".

Poi la spiegazione: "La scelta di fare la foto con il nipote di Provenzano era stata condivisa col meetup e con il parlamentare di riferimento del territorio Giuseppe Chiazzese. Con la foto volevamo trasmettere il messaggio che i parenti dei mafiosi che prendono le distanze dai proprio congiunti non possono essere esclusi dalla comunità. Evidentemente il messaggio è stato male interpretato".

(Unioneonline/s.a.)
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