"Questo non è un governo di tecnici, è sbagliato dire così. Sono persone che conoscono la materia di cui vanno a occuparsi ma hanno testa e cuore, non fanno semplicemente quadrare i conti".

Così il candidato premier 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha esordito presentando, all'Eur di Roma, la lista dei suoi potenziali ministri. Persone, che - precisa Di Maio - "non vanno etichettate come appartenenti al Movimento. Se gli italiani ci daranno la preferenza, saranno pronte a far parte del governo dal 5 marzo. Sono orgoglioso di loro".

"Stiamo facendo una cosa mai fatta nella storia della Repubblica - ha aggiunto -. Presentare una proposta di squadra di governo prima delle elezioni è un'idea nata nel 2014 da Gianroberto Casaleggio... Questo non è un governo ombra ma un governo alla luce del sole".

"In molti ci hanno deriso in questi giorni - ha detto, commentando le reazioni alla sua mail con la lista dei ministri inviata al presidente della Repubblica - ma, a partire dal 5 marzo, rideremo noi".

LA LISTA COMPLETA:

LA POLEMICA SU GIULIANO - Intanto scoppia la polemica sul caso di Salvatore Giuliano, il candidato ministro all'Istruzione e preside di un istituto a Brindisi.

Il segretario del Pd Matteo Renzi lo descrive come "un nostro amico, è un consulente della Giannini e della Fedeli. È un preside, anche bravo, che ci ha aiutato a scrivere la riforma della Buona scuola. In tanti momenti, anche di polemiche e insulti, lo ricordo darmi il sostegno pubblico: 'Presidente sono con lei, vada avanti'".

Lui invece, sul palco di Roma, descrive la Buona scuola come un decreto "tutto da buttare e da

riscrivere da capo. Oltre alle assunzioni fatte, e che restano, ne faremo altre. Non scioperai in occasione dello sciopero del 5 maggio contro la 107 poiché coincideva con le prove invalsi. Insieme a tanti docenti e dirigenti sostenemmo che la 107 andava superata".

(Unioneonline/D)

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