Trovati altri due cadaveri nelle acque di Steccato di Cutro, dove il 26 febbraio è avvenuto il tragico naufragio del barcone carico di migranti. Si tratta dei corpi di una bambina di tre anni e di una donna adulta. Il cadavere della bimba era stato avvistato in mare da alcuni cittadini che hanno avvisato la Guardia costiera che ha provveduto al recupero. La piccola salma è stata portata in obitorio; la sua identificazione si presenta difficile a causa della lunga permanenza in acqua. Sale così 72 il numero – ancora provvisorio – delle vittime della strage.

Le ricerche dei dispersi proseguono senza sosta con mezzi aerei, navali, sommozzatori, droni e personale di presidio a terra di Guardia Costiera, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Protezione Civile regionale. 

SALVINI DIFENDE PIANTEDOSI – Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi «è sostenuto al 100% dal governo, la squadra è compatta. Sono solo polemiche giornalistiche».  

Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in un’intervista a Rtl, parlando del titolare del Viminale, attaccato dalle opposizioni per possibili responsabilità del dicastero nella strage di Cutro. Il ministro era finito nella bufera anche per alcune sue dichiarazioni sulle vittime, tra cui: «La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli».

Il leader della Lega ha respinto inoltre le accuse su possibili negligenze imputabili al suo ministero: «La Guardia Costiera è stata avvisata a tragedia avvenuta», ha spiegato, sottolineando che «tirare in ballo anche un corpo di eccellenza dello Stato, marinai e marinaie che rischiano la vita per salvare altre vite, mi sembra veramente bassa politica».

Più in generale sulla questione dei migranti «occorre coinvolgere l'Europa, allestendo punti di ascolto a chi deve avere accoglienza. Le vittime hanno pagato tra i settemila e i novemila dollari per un viaggio: sono viaggi non della speranza, ma veri e propri traffici», ha aggiunto.  

«Stando ai dati dell'Onu e degli istituti che fanno riferimento alla Commissione europea, negli ultimi 10 anni l'anno in cui si verificarono meno morti nel Mediterraneo fu casualmente il 2019, anno in cui io ero ministro degli Interni e in cui erano in vigore i decreti sicurezza, perché è ovvio che meno gente fai partire a opera degli scafisti e dei trafficanti e meno gente rischia", ha concluso Salvini.

(Unioneonline/F)

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