«Di fronte all'evento drammatico avvenuto sulle coste calabresi il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell'Italia e della Ue, perché questa è la risposta vera».

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato all'Università di Potenza della tragedia di Cutro (Crotone), in cui hanno perso la vita 70 migranti. «Sulle coste della Calabria si è verificata una tragedia che ha coinvolto e commosso il nostro Paese. I profughi afgani ci hanno fatto tornare in mente quanto il nostro Paese ha fatto due anni fa, con la presa del potere dei talebani, per portare in Italia tutti i cittadini che hanno collaborato. Nessuno è stato lasciato, tutti sono stati accolti in Italia. Ci tornano in mente le scene dei cittadini che all'aeroporto imploravano un passaggio e ci fanno comprendere perché intere famiglie cercano di lasciare la loro terra per cercare un futuro altrove», ha aggiunto il capo dello Stato.

Proprio a Cutro si terrà il prossimo Consiglio dei ministri, convocato per giovedì 9 marzo, come promesso nei giorni scorsi dalla premier Giorgia Meloni.

LE INDAGINI – Intanto proseguono le indagini per appurare le responsabilità della strage. Potrebbe svolgersi già la prossima settimana l'incidente probatorio chiesto dalla Procura di Crotone al Gip per cristallizzare le testimonianze dei superstiti del naufragio del barcone carico di migranti. I migranti che saranno sentiti sono, come prassi, indagati di reati connessi all'immigrazione clandestina. 

Sulla strage è stato aperto un fascicolo anche da parte della Procura di Roma, come atto dovuto, in seguito all’esposto presentato dai parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Il procedimento è stato rubricato a modello 45, ossia senza indagati e ipotesi di reato. Nell'esposto si chiedeva ai pm capitolini di valutare le responsabilità ministeriale in relazione alla macchina dei soccorsi. 

(Unioneonline/F)

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