Enti locali in pressing su Mario Draghi perché resti al suo posto: il Paese "ha bisogno di stabilità", si legge in una lettera aperta firmata dai sindaci delle più importanti città italiane. Decine i firmatari, tra cui c’è anche il primo cittadino di Nuoro Andrea Soddu.

Appelli al premier affinché resti al suo posto arrivano anche dal mondo delle imprese e dai partiti, centristi e Pd in primis, con i dem che tuttavia ritengono “non percorribile” ogni ipotesi di governo senza Movimento 5 Stelle.

Sui 5S però c’è il veto di Lega e Forza Italia, che bollano come irresponsabili i grillini e non sono disposti a tornare con loro al governo. Salvini e Berlusconi predicano “piena sintonia”, ma c'è qualche distinguo nelle rispettive posizioni. Forza Italia chiede chiaramente per bocca di Tajani a Draghi di fare un bis senza pentastellati, la Lega è divisa tra il bis dell’ex banchiere centrale e la posizione di Giorgia Meloni, che vuole andare subito a elezioni.

In tutto questo bisogna capire le intenzioni dei 5 Stelle. Al termine di un Consiglio nazionale fiume durato oltre 5 ore sono emerse tutte le spaccature di un partito diviso tra i “duri e puri” che hanno spinto Conte allo strappo e i governisti che non vogliono che l’esecutivo cada. In testa a questi ultimi il ministro D’Incà, che ha ricordato come con le dimissioni di Draghi non si farebbe in tempo ad approvare le riforme necessarie ad ottenere i fondi del Pnrr.

Al calar della sera di una giornata molto tesa nel Movimento, Conte ha parlato in un video su Facebook intorno alle 20, mantenendo una posizione ambigua. Ha teso la mano a Draghi ma posto un ultimatum difficile da accettare per il presidente del Consiglio, tornando sul famoso documento in 9 punti consegnato nei giorni scorsi al premier: “Se non ci sarà chiarezza su quei punti non potremo condividere alcuna responsabilità di governo. Senza risposte chiare e se non ci verrà garantito il rispetto, ci sentiremo liberi di votare e partecipare su quello che serve al Paese, senza alcuna contropartita politica”.

L’ex premier accusa Draghi di aver fatto solo “generiche aperture” e di non aver dato alcuna risposta ai temi sollevati dal Movimento. E gli chiede di assumersi “la responsabilità" della sua decisione: “Si è dimesso in un momento in cui l'ultimo voto di fiducia espresso certifica che esiste una maggioranza che gode di ampi margini numerici”.

***

Di seguito tutti gli aggiornamenti sulla crisi di governo di ora in ora

Conte: “Draghi si assuma la responsabilità delle sue scelte”

"Come noi ci assumiamo la responsabilità dei nostri comportamenti, anche Draghi si assume la responsabilità della sua decisione. Le dimissioni del presidente intervengono in un momento in cui l'ultimo voto di fiducia espresso certifica che esiste una maggioranza che gode di ampi margini numerici". Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte in un video pubblicato sulla sua pagine Facebook.

***

Conte: “Senza chiarezza sui nostri 9 punti siamo fuori dal governo”

"Non potremo condividere alcuna responsabilità di governo se non ci sarà chiarezza sui punti nel documento consegnato, e se non ci sarà indicazione concreta sulla prospettiva di risoluzione di quelle questioni". Lo dice il leader del M5s Giuseppe Conte in un video sulla sua pagina Facebook.

"Senza risposte chiare e se non ci verrà garantito rispetto, il M5s non potrà condividere una responsabilità diretta di governo. Ci sentiremo liberi, sereni, ancor più responsabili, di votare e partecipare, in prospettiva che ci sia una prossima azione di governo, su quello che serve al Paese, senza alcuna contropartita politica".

***

Conte: “Il ricatto lo abbiamo subito noi”

"Qualcuno ha parlato di ricatto, noi il ricatto lo abbiamo subito". Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte in un video pubblicato sulla sua pagine Facebook parlando della crisi di governo.

"Con spirito costruttivo abbiamo invitato Draghi a confrontarsi sulle priorità che esprimono il nostro disagio politico e i modi per superare emergenza economico sociale. La risposta non è ancora pervenuta, c'è stata qualche generica apertura su alcune delle urgenze segnalate ma nessuna indicazione concreta", ha aggiunto.

***

Tensioni al Consiglio M5S, i governisti sperano

Non sono mancate tensioni nelle cinque ore di riunione del Consiglio nazionale del M5s. Si è riproposta la spaccatura fra l'ala considerata più dura, che era risultata prevalente quando mercoledì si è deciso per l'Aventino al Senato e ora spinge per uscire dall'esecutivo, e quella dei cosiddetti 'governisti', che considerano questa scelta non opportuna e propongono di prepararsi a votare la fiducia all'esecutivo se il premier Mario Draghi accettasse settimana prossima di sottoporsi a una verifica in Parlamento. Secondo quanto filtrato al termine della riunione, rispetto a ieri circola più ottimismo fra i parlamentari del Movimento che vogliono scongiurare la crisi di governo. Il sostegno all'esecutivo, però, secondo i ragionamenti emersi in Consiglio, dovrebbe essere condizionato a una risposta chiara sulle istanze sollevate dal Movimento nel documento in nove punti presentato dal leader Giuseppe Conte al premier.

***

Orlando: “Ogni ipotesi senza 5S non è percorribile”

Tutte le ipotesi diverse da un governo con dentro i Cinquestelle "sono a fortissimo rischio e non mi paiono percorribili". Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando a margine della Festa dell'Unità in corso a Napoli. "Non posso che unirmi all'appello del segretario Letta - ha aggiunto Orlando - chiedendo al M5s di non indebolire la possibilità di realizzare un'agenda sociale che oggi è sul tavolo, che è oggetto del confronto con le parti sociali, e che rischia di bloccarsi se dovesse venire meno il loro contributo alla squadra di governo e fatalmente dovesse venire meno il governo".

***

Di Maio: “Se salta il governo salta il tetto al prezzo del gas”

"Se salta il Governo Draghi salta il tetto massimo al gas a livello europeo". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in collegamento al congresso del Partito socialista italiano.

***

Salvini convoca i suoi parlamentari per lunedì alle 20.30

Il leader della Lega Matteo Salvini ha convocato i gruppi di Camera e Senato per lunedì sera alle 20.30. Il segretario, secondo quanto si apprende, farà un punto della situazione in vista delle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi.

***

Alle 18.30 riunione M5S con Conte e i parlamentari

Un'assemblea congiunta di deputati e senatori del M5s è in programma attorno alle 18.30 con il presidente del Movimento Giuseppe Conte, che ha partecipato al Consiglio nazionale da poco concluso. Quindi è annullata l'assemblea dei deputati 5s prevista nel pomeriggio.

***

Concluso dopo 5 ore il Consiglio nazionale M5S

Si è concluso il Consiglio nazionale del M5s. La riunione è durata circa cinque ore.

***

Iv: “La nostra petizione per Draghi ha superato le 50mila firme”

"La petizione rilanciata da Italia Viva per il 'Draghi bis' ha superato le cinquantamila firme". Lo comunica Iv ricordando questa sera dalle 21 alle 24 i microfoni aperti su Radio Leopolda per la maratona a favore di Draghi con Matteo Renzi e Roberto Giachetti.

***

D’Incà (M5S): “Se Draghi si dimette riforme Pnrr a rischio”

Uno scenario "estremamente critico" con i decreti legge pendenti in Parlamento che potrebbero subire uno stop e con le "riforme abilitanti per raggiungere gli obiettivi del Pnrr entro dicembre 2022" che non giungerebbero al traguardo, dalla concorrenza, ancora da approvare in Parlamento, alla giustizia, che aspetta invece i decreti attuativi. E' l'allarme che lancia il ministro 5S per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà in caso di "dimissioni del governo" mentre è in corso il Consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle per decidere la linea da tenere sulla crisi in corso. Al palo resterebbe anche la riforma del fisco.

***

Tajani: “Draghi bis senza 5S o al voto”

"Provocare una crisi di governo in un momento così complicato a livello nazionale e internazionale è veramente da irresponsabili. Tutto ciò che di negativo accade e accadrà è responsabilità esclusiva del Movimento 5 Stelle. Noiabbiamo le idee molto chiare, non possiamo continuare a governare con i cinque stelle, la nostra presenza è alternativa alla loro. Se non ci sarà un altro governo Draghi senza i cinque stelle si tornerà a votare".Così, Antonio Tajani, coordinatore nazionale di FI, a margine della terza edizione dell'evento del movimento azzurro 'Anuman la foresta delle idee', organizzato dal deputato Alessandro Battilocchio.

***

Renzi: “Bis con i 5S? Decide Draghi. Un danno voto ora”​

"Penso che andare a votare adesso sarebbe un danno per il Paese. Il Movimento 5 Stelle ha creato un disastro al Paese, dopodiché se Draghi ritiene di voler ripartire tocca lui, per me decide Draghi". Lo ha detto il leader di Iv Matteo Renzi a margine dell'assemblea del partito, rispondendo a chi chiedeva se ci siano i margini per ricucire includendo anche il Movimento 5 Stelle, sottolineando di "avere come unico obiettivo" il ritorno di Draghi a Palazzo Chigi "con le forme che decide Draghi: Draghi, Draghi bis, rinvio alle Camere. Io non mi impicco alle formule".

***​​​​​​

Renzi: “Martedì referendum in Cassazione per stop a reddito”

"Martedì mattina alle 10 saremo a depositare in Cassazione il quesito referendario per abolire il reddito di cittadinanza". Lo ha annunciato Matteo Renzi aprendo l'assemblea di Italia Viva.

***

Lega: “Incredibile Letta, divide maggioranza poi chiede unità”

"Letta all'improvviso si sveglia e capisce che gli italiani hanno bisogno di un governo forte e operativo su bollette, tasse e lavoro. Lui che fino alla scorsa settimana ha fatto di tutto per dividere la maggioranza e bloccare il Parlamento con Ius scholae, Ddl Zan e droga libera. Lui che, per le sue bandierine, si è alleato con i 5S che tutti sanno essere inadatti a governare. Ci risparmi almeno i suoi appelli per nulla credibili. Ci vuole davvero un bel coraggio ad essere così opportunisti e trasformisti". Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, in una nota.

***

Letta: “La crisi porterebbe a elezioni il 25 settembre”

"Nel Paese non c'è nessuna voglia e nessuna spinta per una crisi che porterebbe a un avvitamento e alle elezioni il 25 settembre". Così il leader Pd Enrico Letta nel suo intervento al congresso del Psi.

***

Letta: “Governo Draghi continui. Le condizioni ci sono”

"Il mio è un forte appello alle forze politiche che hanno sorretto con grandi risultati positivi il cammino del governo Draghi perché questo cammino non si interrompa e venga rilanciato a partire da mercoledì con un nuovo voto di fiducia che stabilisca un percorso di 9 mesi importante per completare tutte le riforme. Questo è l'impegno che noi stiamo mettendo da qui a mercoledì. Non si interrompa questo lavoro importante per il Paese e per l'Europa, il lavoro del Governo Draghi che ci vede convintamente impegnati. Sono sicuro ci siano le condizioni per continuarlo". Così il leader Pd Enrico Letta arrivando al congresso del Psi. 

***

Patuanelli: "Se Conte lo chiede ci dimettiamo ma non lo ha fatto”

"Il Presidente Conte non ha mai chiesto ai Ministri di dimettersi, qualora lo chiedesse ci dimetteremmo all'istante. Non siamo degli aspiranti Di Maio". Lo afferma il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, del M5s. 

***

Renzi: “Al lavoro giorno e notte per il Draghi bis”

Abbiamo "mesi di grande tensione davanti a noi. Guerra in Ucraina, crisi energetica, tensioni migratorie legate alla carestia, inflazione ormai vicina alla doppia cifra con conseguenze devastanti sul potere d'acquisto delle famiglie. Davanti a questo scenario l'uscita di scena di Draghi toglie all'Italia un paracadute decisivo. Dunque in queste ore siamo al lavoro notte e giorno per costruire il Draghi Bis". Lo dice in un'intervista a Il Messaggero Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

***

Casini: “Draghi faccia un sacrificio e resti”

"Nei sistemi democratici nessuno è indispensabile ma nella situazione in cui versa l'Italia, Mario Draghi lo è. È la nostra garanzia a livello internazionale, ha tenuto una posizione ineccepibile e deve rimanere". Così Pierferdinando Casini a "Gli Incontri" del Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio. Casini ha rivolto un appello: "Tutti gli italiani fanno sacrifici, chiedo a lui di fare altrettanto e anche di più rimanendo presidente del Consiglio. È il primo italiano a parte Mattarella, deve essere disponibile a fare un sacrificio. E' insostituibile e ha ancora fiducia del Parlamento. Perderlo sarebbe autolesionismo". 

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata