"Posso dire, per quello che è a conoscenza dei Servizi segreti italiani, che attività volte a favorire la caduta del governo Draghi da parte di questa interlocuzione non ci sono state".

Franco Gabrielli, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, a Vieste ripete ancora una volta quanto già enunciato in una nota ufficiale sui presunti contatti tra il consigliere di Matteo Salvini, Antonio Capuano, e il funzionario dell'ambasciata russa a Roma, Oleg Kostyukov. Una notizia, secondo Gabrielli, arrivata "in un momento nel quale il Paese ha bisogno di grande serenità".

La ricostruzione che ha fatto partire un nuovo Russia-gate è della Stampa: il diplomatico avrebbe chiesto a Capuano "se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo". Solo "fake news", la Lega "sta con l'Occidente e con la democrazia", ha cercato di chiudere la querelle Salvini anche se la direzione del quotidiano ha confermato l'esistenza di "documenti visionati", una "sintesi informale del lavoro d'intelligence sulla vicenda, comunicati ai competenti livelli istituzionali". 

Anche Mosca è intervenuta ieri sulla nuova bufera che ha investito la Lega. La portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, liquida il caso come "una fiaba" e respinge ogni accusa di interferenza di Mosca sulle sorti dell'esecutivo italiano.

Zakharova ha imputato alla classe politica italiana e ai media di dimenticare "la propria autosufficienza e orgoglio nazionale" e di iniziare "a farsi pilotare da attori esterni, copiando volgarmente anche le peggiori pratiche e modelli di campagna elettorale, tentando di giocare la 'carta russa' e diffondendo coscientemente il mito dell'ingerenza di Mosca nei processi elettorali".

"Se prima - sostiene la portavoce della diplomazia russa - la capacità di cambiare i governi a Roma era attribuita all'ambasciatore russo, ora un primo segretario ordinario può farlo rivolgendo una domanda a un assistente di uno dei politici italiani. A quanto pare, in futuro, le crisi politiche in Italia deriveranno dalla semplice comparsa di una segretaria di cognome russo".

"Percepiamo l'Italia - garantisce Zakharova - come uno Stato sovrano che persegue una politica interna ed estera indipendente: la consideriamo un Paese forte che occupa un posto unico nella storia mondiale e ha un impatto positivo sulla vita internazionale". Ecco perché, aggiunge, "i rapporti tra Russia e Italia sono sempre stati caratterizzati da pragmatismo, comprensione e rispetto reciproco". 

(Unioneonline/D)

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