«No, non mi dimetto».

Lo ha dichiarato il ministro dell' Agricoltura Francesco Lollobrigida, rispondendo ai partiti d’opposizione che hanno chiesto un suo passo indietro per il “caso Frecciarossa”

L’esponente del Governo Meloni è finito in fatti nell’occhio del ciclone per aver fatto fermare un treno Torino-Salerno a Ciampino, vicino Roma, fermata non prevista, ma autorizzata “ad personam” da Rfi, per non arrivare in ritardo a un impegno istitituzionale a Caivano. Da Ciampino ha poi proseguito il viaggio in auto blu, assieme a due persone del suo staff. 

Un episodio che, come detto, ha innescato polemiche. Per la segretaria Pd Elly Schlein quello di Lollobrigida è stato un «un comportamento arrogante e indegno», per Matteo Renzi, leader di Italia Viva, un «abuso di potere senza precedenti», mentre per Giuseppe Conte, presidente del M5S, «un privilegio, nonostante gli italiani sopportino lacrime e sangue». E tutti in coro hanno chiesto che lasci il suo incarico.

A margine di un forum di Coldiretti, Lollobrigida invece risponde: «Per quanto è di mia competenza farò tutto quello che è necessario. Non sono mai fuggito al confronto. Sono convinto di aver agito non solo nell'ambito della legalità e della norma ma nell'interesse dello Stato e per rappresentarlo a Caivano».

(Unioneonline/l.f.)

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