Un Frecciarossa in ritardo ha effettuato una fermata ad hoc per il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a Ciampino, nei pressi di Roma.

La vicenda, ricostruita dal Fatto Quotidiano, è avvenuta ieri, giornata di ritardi su tutta la rete a causa di una guasto sulla tratta da Roma a Napoli. Il ministro era diretto a Napoli Afragola, da dove si sarebbe dovuto recare a Caivano per l’inaugurazione di un nuovo parco urbano per poi tornare nella Capitale e registrare il suo intervento alla trasmissione tv “Avanti Popolo” condotta da Nunzia De Girolamo.

Il convoglio, partito da Torino alle 7 e diretto a Salerno, ha accumulato un ritardo di quasi due ore. Così Rfi ha autorizzato il capotreno a una fermata straordinaria a Ciampino: lì è sceso il solo ministro, con un paio di persone del suo staff, Lollobrigida (che era salito sul treno poco prima, a Roma Termini) ha poi preso l’auto blu ed è partito verso Caivano.

Polemiche da parte di tutte le opposizioni: «Atto di arroganza ingiustificabile, schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine che erano sul suo stesso treno e a tutte le persone che fronteggiano ogni giorno i disservizi», commenta il Pd con una nota di Andrea Casu. Sulla vicenda è poi intervenuta anche la segretaria Elly Schlein: «Non tutti possono permettersi di far fermare un treno. Trovo quello di Lollobrigida un comportamento arrogante e indegno, abbiamo già presentato una interrogazione».

Matteo Renzi ha chiesto le dimissioni del ministro: «Abuso di potere senza precedenti, i ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini, se la notizia sarà confermata chiederemo in aula le dimissioni di Lollobrigida».

Parla di una «segnale devastante» il leader M5s Giuseppe Conte: «Lasciano a terra i cittadini con una manovra lacrime e sangue e fanno di un mezzo di trasporto un privilegio».

Episodio «inaccettabile» anche per Carlo Calenda. «Dimostra una concezione sbagliata dell'uso del potere pubblico e mostra scarso senso della dignità rispetto al ruolo ricoperto. Che almeno si scusi».

Nel pomeriggio è arrivata la precisazione di Trenitalia, che ha anche confermato la notizia: «La fermata a Ciampino – si legge in una nota – non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione né costi aggiuntivi per l’azienda. Il treno si è fermato poco dopo Roma Termini per quanto stava accadendo in linea e la deviazione via Cassino è stata decisa anche in virtù della fermata già prevista a Napoli Afragola. Dopo la ripartenza, è stata disposta la fermata presso la stazione di Ciampino, dove sono scese le istituzioni presenti a bordo, per poter far fronte a impegni istituzionali».

«Le motivazioni per cui un treno effettua una fermata straordinaria - precisa ancora Trenitalia - sono diverse. Fra queste, ad esempio, interventi del 118, presenza a bordo treno di viaggiatori intemperanti o casi di ordine pubblico».

(Unioneonline/L)

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