"Io non farò né alleanze né apparentamenti. Ma faremo un'opposizione costruttiva. Penso sia giusto andare a votare al ballottaggio e come tale sicuramente non voterò Michetti, ma voterò Gualtieri, perché mi corrisponde di più".

Lo ha annunciato Carlo Calenda, ospite di Lilli Gruber a “Otto e mezzo” su La7, in vista del ballottaggio del 17-18 ottobre.

Il leader di Azione, anche lui in lizza per il municipio della Capitale, è arrivato terzo con circa il 19% dei voti, dopo i candidati sostenuti da centrodestra e centrosinistra. 

"Michetti non ha uno straccio di programma, uno straccio di classe dirigente. Ma non è un'indicazione di voto urbi et orbi. La stragrande maggioranza dei miei voti venivano da sinistra o non collocati. E avendoli presi con una lista civica, voglio essere chiaro: questa è la scelta di Carlo Calenda, che non mette in discussione i tanti dubbi che ho sulla classe dirigente e sul programma di Gualtieri", ha aggiunto.

"Trovo estremamente sbagliato bollare la destra come neofascista, è un modo per radicalizzarla: Michetti è stato votato da tantissime persone, il suo problema non è che sia neofascista - penso sia democristiano - ma il problema di Michetti è che è totalmente incapace - ha detto ancora Calenda -. Quindi il punto su cui battere Michetti é che non c'è un programma per Roma. Quello di Gualtieri invece è troppo conservatore". 

(Unioneonline/F)

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