«Per favore, fermatevi, era una boutade».

Passo indietro di Beppe Grillo dopo le polemiche scatenate dall’intervento sul palco della manifestazione M5s, sabato, in cui ha incitato la folla pentastellata a formare “brigate di cittadinanza” mascherandosi col passamontagna e andando «di nascosto a fare i lavoretti, sistemare i marciapiedi le aiuole, i tombini, senza dare nell'occhio».

Concetto sostenuto e ribadito anche ieri, con l’ex comico M5s che ha postato la foto di un uomo con il passamontagna e un cartello con la scritta “brigata di cittadinanza”: «Restiamo in attesa - scriveva sui social - delle brigate dei tombini e dei marciapiedi».

«Ma è possibile che prendiate tutto sul serio? – dice oggi in un video Instagram – Anche i giornali hanno esagerato un po'. Ma fermatevi! Mi sono arrivate delle notizie drammatiche, veramente». E con la solita ironia si scatena: «È stato avvistato un pensionato di 74 anni, un idraulico che stava aggiustando sei tombini di notte con un passamontagna, fermatevi! Un altro, un albanese di 64 anni che con la cazzuola ha messo a posto otto marciapiedi durante la notte con il passamontagna».

E ancora: «Non si può andare avanti così, fermatevi, il governo deve reagire e fare una legge: abolire l'abuso d'ufficio e mettere l'abuso di lavori socialmente utili – continua Grillo – Finitela, siate coerenti con voi stessi, con il governo e con la politica. Uscite e applaudite la città, non la mettete a posto. Dovete dire guarda che bel tombino devastato, guarda che marciapiede meraviglioso rotto, guarda che piante ammuffite. Questo dovete fare, smettetela perché sennò scoppia veramente un casino».

Da sabato il centrodestra continua ad attaccare la provocazione di Grillo mentre il Movimento Cinquestelle difende il garante, dicendosi convinto che gli attacchi siano solo strumentali.

La chiave scelta dal comico genovese era "ironica", un invito secondo Giuseppe Conte a «una cittadinanza attiva che oggi addirittura viene contrastata». In piazza, rivendica, il capogruppo M5s alla Camera Francesco Silvestri, «c'erano ventimila persone che hanno dato voce a chi ha un salario da fame» ma la destra è riuscita ad attaccare «solo Grillo su una battuta di attivismo civico».

Altro che polemiche strumentali, per il ministro ed esponente di Fratelli d'Italia Guido Crosetto quello che sfrutta l'occasione è Grillo: «Era scomparso, fuori dai radar. Ha poco da dire e di nulla gli importa. Ma deve guadagnarsi il 'vitalizio' di partito», commenta. La Lega guarda alla segretaria del Pd: «Che dice Schlein?», è la provocazione dei capigruppo in Parlamento Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Non sta a lei, replica cercando di chiudere il botta e risposta l'europarlamentare Dem Brando Benifei, «rispondere delle parole di Grillo». 

(Unioneonline/D)

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