“Azione vuole contribuire al rinnovamento della classe dirigente e dell’agenda politica regionale e nazionale. Parleremo di progetti e soluzioni per il territorio, non di spartizione dei collegi e i nostri candidati saranno volti nuovi, competenti e in particolare donne: tutti coloro, cioè, che di solito non hanno voce nella politica tradizionale”. Così in una nota, all’indomani dell’accordo siglato con il Pd, il portavoce di Azione in Sardegna, Guido Garau, che precisa così la strategia che il movimento fondato da Carlo Calenda intende adottare nell’Isola in vista del voto del 25 settembre.

“A loro – spiega - cedono volentieri il passo, non candidandosi, il segretario regionale ed altri esponenti di Azione che hanno già rivestito, in passato, incarichi istituzionali. Anche in questo daremo un segnale di cambiamento rispetto alle logiche del passato”.

Segretario regionale del partito è Aldo Berlinguer. Tra gli altri esponenti del movimento ci sono il vice segretario Mauro Ardu, il segretario provinciale di Cagliari, Filippo Mecacci, il segretario dell’area metropolitana di Sassari Francesco Chessa. Tra i papabili per una discesa in campo c’è Sebastian Cocco, presidente del Consiglio comunale di Nuoro. 

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