Autonomia differenziata, Fontana contro Todde: «Squallida battaglia». La replica: «Non accetteremo i tagli»
Il governatore della Lombardia contro la collega sarda: «Lei che gode dello statuto speciale, come giustificherà il referendum ai suoi elettori?». Lei: «Smetta di dare lezioni»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, attacca la collega sarda Alessandra Todde. Il fatto che cinque Consigli regionali di Regioni guidate dal centrosinistra (Sardegna in testa, poi Puglia, Campania, Emilia-Romagnae Toscana) abbiano avviato l'iter richiedere un referendum contro l'autonomia «è una cosa molto curiosa, ma questo fa parte dell'incongruenza con cui le sinistre e i 5 Stelle stanno portando avanti questa battaglia che non è una battaglia di ideali, di valori e di principi ma solo e squallidamente una battaglia politica per cercare di ottenere qualche misero consenso».
Fontana ha parlato a margine di una conferenza stampa al Pirellone: «Vadano pure avanti», ha aggiunto, «sono curioso di come giustificherà la scelta ai suoi elettori la presidente della Sardegna Alessandra Todde, che gode di un'autonomia speciale che è molto più di quella che noi andiamo a chiedere e che invece ritiene che non sia compatibile con altre Regioni che la vogliono chiedere».
In serata è arrivata la replica della presidente della Regione: «Le parole di Fontana? Si qualificano da sole. Se pensa davvero di spaventarci usando attacchi personali o cercando di screditare il lavoro di 5 Regioni e di tutto il coordinamento contro l’Autonomia differenziata, si sbaglia enormemente. Contrastare chi cerca di annacquare la specialità della Sardegna, sottraendole risorse», sostiene Todde, «non serve a ricercare consenso, ma è una presa di posizione chiara e netta contro una riforma che crea confusione, divide il Paese, impoverisce il Sud, le Isole e prende in giro il Nord. Fontana non si preoccupi dei sardi e la smetta di tentare di dare lezioni: non accetteremo mai una riforma che ci indebolisce togliendo risorse essenziali alla Sardegna».
(Unioneonline/E.Fr.)