T u chiamale se vuoi, emozioni. Si gioca stasera una partita delicata, allo stadio Del Duca di Ascoli, famoso (anche) per i collegamenti di “90° minuto” firmati dall’ottimo Tonino Carino quando la tv passava dal bianco e nero ai colori. Stasera il clima sarà lo stesso degli anni ruggenti, perché la squadra marchigiana cerca il sorpasso, meglio dirselo subito. Continuiamo a parlare di gare importantissime, di grande peso, di emozioni forti, perché il Cagliari prosegue a camminare sul cornicione: colpa di quelle due sciagurate sconfitte in casa, che hanno cambiato il corso della stagione.

Per tenersi stretta una delle poltrone del treno che porta ai playoff, è necessario uscire illesi questa sera dallo stadio di Ascoli. Una sconfitta lascerebbe il Cagliari in un anonimo territorio senza valore, un pareggio sarebbe un segnale, nient’altro, mentre la terza opzione è quella consigliata. Un dato può confortare Fabio Liverani, perché il suo rivale Cristian Bucchi ha vinto solo una volta in casa, alla prima di campionato. A seguire, due pareggi e due sconfitte, una dopo l’altra, mentre i punti pesanti è andato a prenderli a Bari e a Palermo, con due blitz da copertina.

Il Cagliari non avrà Mancosu, calato nelle ultime uscite ma comunque un calciatore da categoria superiore, e si trascina ancora il mistero (per noi cronisti) dell’attacco: contro il Brescia, Liverani ha stupito e ha avuto ragione, chissà chi vedremo stasera. Gli indizi, pochi, portano a Pavoletti supportato dai folletti Luvumbo e Falco, i due guastatori che hanno fatto impazzire il Brescia. In mezzo c’è l’imbarazzo della scelta, celebriamo il ritorno di Rog e la presenza di Nandez. L’attesa è anche quella dei tifosi, sempre caldi, affettuosi, pronti a perdonare e malati di passione. I “vertici” del tifo organizzato hanno mostrato le loro perplessità, nel servizio uscito ieri in queste pagine. Per il gioco, le scelte, l’immagine: far ricredere tutti può essere lo stimolo più forte, per il Cagliari. A partire da stasera, sfida vietata ai deboli di cuore.

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