Q uanto durerà la guerra? Sarà lunga e rischia di allargarsi, tutti gli elementi per scriverlo sono squadernati. Per fermarla serve un evento improvviso, un lampo che per ora non si vede. Facciamo il punto nave in cinque capitoli, serve a orientarsi in un mondo che corre verso un altro mondo.1) La durata. La guerra in Ucraina è al suo 74esimo giorno, chi dice che è un tempo lungo o ha scarsa memoria o non ha mai aperto un libro di storia: la Prima guerra mondiale durò 4 anni, la Seconda 6 anni, quella in Vietnam più di 19 anni, quella in Corea 3 anni.2) Le armi dell’Occidente. Gli Stati Uniti e gli Alleati stanno inviando armamenti pesanti all’Ucraina, addestrano l’esercito, forniscono informazioni di intelligence. Questo allunga il conflitto e rende la campagna della Russia un rebus strategico. La fanteria di Mosca avanza lentamente, in qualche caso arretra. La Marina russa ha subito perdite pesanti (l’affondamento dell’incrociatore Moskva e forse della fregata Ammiraglio Makarov, non ci sono conferme su quest’ultima), l’invio dei cannoni da 155mm (40 chilometri di gittata) e dei droni Phoenix Ghost (velivolo di sola andata, missione suicida) darà agli ucraini ulteriore forza, ma la guerra non è solo una questione di superiorità numerica e tecnologica, contano altri fattori, capacità di manovra, motivazione, resistenza, rifornimento dei pezzi e sostituzione dei caduti sul campo. Venerdì Biden ha firmato un altro invio di armi per 150 milioni di dollari.

L ’impegno complessivo è pari a 33 miliardi. E non basteranno. Il presidente degli Stati Uniti ieri ha lanciato un monito ai suoi capi dell’Intelligence che hanno rivelato alla stampa di aver dato informazioni all’Ucraina per colpire obiettivi militari russi. È un elemento delicatissimo, potrebbe dare a Putin l’idea di passare all’escalation.3) L’obiettivo americano. Il conflitto è diventato un confronto (in)diretto tra Stati Uniti e Russia. A Washington si parla di una “sorta di guerra per procura con la Russia che è importante vincere” (lo ha detto il democratico Seth Moulton, un ex marine, veterano della guerra in Iraq, oggi membro della commissione per le Forze Armate). Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ieri ha affermato che «l'Ucraina deve vincere questa guerra perché difende il suo territorio. I membri della Nato non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Ci siamo inoltre sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell’Ucraina orientale». Qual è l’obiettivo politico (e dunque militare)? La guerra sta cambiando volto. Qualche giorno fa Richard Haass, presidente del Council on Foreign Relations, ha consigliato alla Casa Bianca moderazione, «una guerra limitata nei mezzi e nei fini allo stesso modo per non dividere l’Occidente e aumentare le probabilità di un’escalation russa». Il premier Draghi sarà il 10 maggio alla Casa Bianca per incontrare Biden, poi riferirà in Parlamento, è un passaggio politico importante alla luce delle divisioni nella maggioranza sul tema della conduzione della guerra.4) Petrolio e gas. L’Unione europea è divisa dalle sanzioni sul petrolio russo, i negoziati non sono ancora chiusi, Ungheria, Slovacchia e Bulgaria chiedono un periodo di tempo lungo per l’embargo totale. I prezzi energetici sono alle stelle: mentre scrivo il petrolio Brent è a 112 dollari al barile, il gas continua a viaggiare a livelli altissimi, il prezzo dei prodotti raffinati vola (occhio al diesel, il motore dell’economia) e le scorte sono basse. Tutto questo si traduce in aumento dell’inflazione. Le banche centrali (Fed, Banca d’Inghilterra, presto anche la Bce) hanno cominciato ad alzare i tassi per raffreddare i prezzi, ma potrebbero fallire l’obiettivo, innescare una caduta della crescita e dell’occupazione, ritrovarsi in uno scenario di stagflazione. E ancora non è stato affrontato il dossier delle forniture di gas, vitali per l’economia europea. L’economia si sta inchiodando, la produzione in Germania è crollata a -3,9% in aprile mese su mese, il dato annuo è pari a -3,5%. E l’Italia? Il Centro Studi Confindustria stima un calo della produzione industriale italiana a marzo del 2,0% e del 2,5% ad aprile. Il prezzo del gas naturale è a +698% in media ad aprile rispetto al periodo pre-Covid, quello del petrolio è a +56%. La recessione è dietro l’angolo.5) La matrjoska. La Russia non abbandonerà il campo. Lo ha spiegato con un’importante intervista sul “New Statesman” l’uomo che ha inventato la dottrina Putin, Sergey Karaganov: «La Russia non può permettersi di “perdere” , quindi abbiamo bisogno di una sorta di vittoria. E se c'è la sensazione che stiamo perdendo la guerra, allora penso che ci sia una precisa possibilità di escalation. Questa guerra è una sorta di guerra per procura tra l’Occidente e il resto - essendo la Russia, come è stato nella storia, l'apice del “resto” - per un futuro ordine mondiale. La posta in gioco dell'élite russa è molto alta, per loro è una guerra esistenziale».

Quale sarà il prossimo capitolo di questo romanzo di guerra senza pace? Non so se avremo domani la risposta, ma il calendario ci presenta un appuntamento storico: il 9 maggio, la celebrazione del Giorno della Vittoria sulla Piazza Rossa. Ci sarà la parata militare, Putin parlerà. E forse scopriremo quante bamboline ci sono dentro la matrjoska della “guerra esistenziale” della Russia.

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