N ei giorni in cui si celebra Sa die de sa Sardigna, è utile ribadire un concetto storico: se per Nazione s’intende l’identità di uno o più popoli che ebbero ed hanno in comune lingua, arte, storia, tradizioni, la Nazione sarda è antichissima. Nasce con la venuta dell’uomo in Sardegna, cresce e si sviluppa palesemente nel periodo nuragico malgrado le divisioni tribali interne, fino a quando, verso il 1000 a.Cr., incomincia a perdere la sua evidenza infossandosi nel substrato delle popolazioni sottomesse col sopraggiungere delle civiltà straniere egemoniche.

O vverosia la civiltà fenicia, punica, romana, vandalica, bizantina e, infine, quella odierna italiana. Le quali, tranne quest’ultima, ogniqualvolta sono passate dalla condizione di dominio a quella di soggezione sono andate ad arricchire il sostrato culturale indigeno; per cui la Nazione sarda, oggi, non è altro che la somma delle civiltà dell’isola e non il prodotto dei soli sardi indigeni.

Questo concetto, d’altronde, è remoto. Nelle fonti italo-iberiche del Trecento il termine compare molto spesso con l’accezione corrente per indicare, allora, la Nazione sarda e la Nazione catalana talvolta in accordo talaltra in urto fra loro.

Ad esempio, nel “Proceso contra los Arborea” custodito nella Sezione Cancilleria dell’Archivio della Corona d’Aragona di Barcellona vien detto, in catalano, che nel 1391 nell’isola si operava «per amor de la Nasio sardescha»; al contrario, nella pace del 1388, trascritta nel “Codex Diplomaticus Sardiniae” di Pasquale Tola, è stabilito fra l’altro: «… che madonna Eleonora d’Arborèa giuri e prometta che manterrà e osserverà la detta pace ... e che se venisse a sapere che qualcuno procura o vuol procurare qualche danno o nocumento al signor re o ai suoi ufficiali o alla Nazione catalana, lo notificherà».

Così, anche in un altro documento del 1390 Brancaleone Doria, rispondendo agli Aragonesi per conto della moglie Eleonora, esclamò: «... voi sapete che la Casa d’Arborea ha fatto la pace, a concordia di quest’isola, non solo per se stessa e i Sardi del suo dominio ma per tutta la Nazione sarda...».

Oggi, facendo noi Sardi parte di uno Stato (la Repubblica italiana) che si vuol evolvere in Stato-Nazione, la Nazione sarda compare all’interno di esso come un’etnia distinta, ovverosia come una comunità con propri caratteri culturali, linguistici e storico-sociali peculiari. Ma ciò non toglie che i fondamenti della Nazione Sarda sono antichissimi e tuttora validi.

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