R icordate l’ascensore di una settimana fa? Lo prendi, una volta scendi a Modena, un’altra volta risali verso Bari. Sì, perché quella di sabato alle quattro e un quarto al “San Nicola” sarà la partita delle partite, per il Cagliari. Premere il bottone giusto, quello per i piani alti, darebbe un altro aspetto a questa stagione con poche luci e diverse ombre. Centrare un risultato pieno a Bari (che ieri ha vinto ancora) consentirebbe al Cagliari di avvicinarsi alla zona vip, i primi quattro posti, dove c’è una squadra – il SudTirol – la sorpresa di questo torneo indecifrabile, che contro il Cagliari sembrò piccola piccola.

All’andata, con il Bari, la squadra guidata al tempo da Liverani mostrò una delle sue versioni peggiori. Un caldo impressionante, gli ospiti spesso pericolosi ma in dieci nel secondo tempo, la rete di Cheddira e il palo di Pavoletti al 95’. Ranieri dovrà usare tutto il suo carisma, la sua calma e la sua esperienza per entrare nella testa di una squadra che, sabato col Benevento, non ha impressionato. Sì, ha vinto, portando a casa punti vitali, ma senza dare mai l’impressione di avere il match sotto controllo. C’è una scusante, la lista degli assenti, gente da categoria superiore costretta ai margini per gli infortuni. Aver ritrovato Mancosu, seppure per un tempo, ha dato spessore tecnico a una squadra che nella ripresa aveva in panchina dei liceali, per dare l’assalto ai tre punti.

Il cinismo e la forza di volontà di Lapadula, ben servito da un attaccante imprevedibile come Millico, ha consentito di andare a prendersi il successo. Chi ha seguito Cagliari-Benevento sa quanto la sfida fosse in equilibrio, prima della trovata geniale del peruviano. La corsa è lunga e la tappa di Bari diventa un passaggio fondamentale. La difesa sta diventando un porto sicuro, Modena a parte, in mezzo il macchinoso Makoumbou è l’unica opzione da metronomo, in attesa che il piccolo Carboni abbia la sua chance. Senza Rog, Nandez e Deiola è decisamente dura, Raniera pesca quello che ha così come in attacco, dove Prelec è l’unica alternativa. Non resta che salire sull’ascensore, prossimo piano il San Nicola di Bari.

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